Nella conferenza stampa pre-partita, il mister del Gubbio Vincenzo Torrente, altro ex di turno dopo Colella, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
Come si affrontano queste partite in cui si gioca contro avversari di caratura superiore e si parte da sfavoriti?
“Intanto affrontiamo la squadra più forte del campionato, per qualità e in generale. Hanno una società forte e una struttura tecnica importante, quest’anno hanno preso un direttore sportivo e un allenatore bravi e hanno fatto una squadra forte, di qualità. Noi li affrontiamo con la spensieratezza di chi ha ottenuto, nelle ultime tre partite, 9 punti. Anzi, ne approfitto per fare i complimenti ai ragazzi e al mio staff per questi risultati. Poi, per quanto riguarda la partita, è un match che si prepara da solo perché ci sono mille motivazioni: è la squadra più forte, giochiamo in un campo bellissimo, contro una tifoseria da Serie A, perciò ci sono tutte le motivazioni per fare bene, ma con la spensieratezza e il momento positivo che stiamo vivendo andiamo a giocarcela con grande rispetto ma senza paura di nessuno, la mentalità deve essere quella. Stiamo crescendo in mentalità e atteggiamento, quindi spero in un’altra prestazione positiva”.
Da un punto di vista tecnico-tattico invece come ha preparato la partita?
“Sicuramente non lo vengo a dire a te.”
Queste partite si giocano più di rimessa o mettendo paura all’avversario?
“Credo che non ci sia uno schema prestabilito, quindi la partita si vive in tanti momenti”
È per questo quindi che hai provato diversi schemi in settimana: il 3-5-2, il 4-3-3, il 4-4-2 per metterti a specchio?
“Queste sono situazioni che in gara possono verificarsi, bisogna essere pronti a varie soluzioni. In questo momento abbiamo trovato un equilibrio di squadra, soprattutto in fase difensiva abbiamo delle certezze e quindi continuiamo così. Da quando sono arrivato sto cercando di adattarmi alle caratteristiche dei giocatori che ho a disposizione, per quello che ho faccio. Non era questo il mio obiettivo, ma prendo atto di ciò che è successo e cerco di fare il meglio possibile come sempre per il bene del Gubbio.
Che impressioni ha avuto da Bove (arrivato nelle ultime ore di mercato dalla Sambenedettese, ndr)?
“È arrivato da due giorni, l’impressione è quella di avere trovato un giocatore tecnico, che può essere utile per noi perché può ricoprire diversi ruoli a centrocampo, può fare la mezzala, può fare il play, eventualmente anche il trequartista. Poi lo conoscevo già dai tempi del settore giovanile della Juve, è un ragazzo interessante, ovviamente ha bisogno di inserirsi e di capire i meccanismi, però si è presentato bene“.
Tra Lakti (squalificato) e Bove, uno dei due ti ricorda Raggio Garibaldi (centrocampista del Gubbio promosso in Serie B nel 2011, ndr)?
“No.”
Non avere Giacomelli per il Vicenza può essere una limitazione importante?
“Il Vicenza ha tante alternative in tutti i settori, però io ho avuto il piacere di allenarlo per un mese e so quanto è importante, non solo da un punto di vista tecnico ma anche per il suo essere bandiera del club. È una squadra forte in tutti i reparti, le alternative non mancheranno di certo. Ovviamente non esistono squadre imbattibili e le partite bisogna sudarsele come abbiamo fatto fino ad ora, quindi andiamo a giocarcela con personalità e coraggio, quello che ho chiesto ai ragazzi è di non andare a Vicenza solo per subire, altrimenti commetteremmo un grosso errore”.
Cosa hanno dato questi 9 punti alla squadra, principalmente in termini emotivi?
“Intanto hanno dato una classifica diversa, poi le vittorie aiutano mentalmente, aiutano ad allenarti con un altro spirito, ti danno sempre uno stimolo in più per fare sempre meglio, ti spingono a cercare altre vittorie e ad avere una mentalità sempre vincente, però non è che abbiamo risolto i nostri problemi: a Febbraio avremo partite difficilissime, avremo un calendario non facile e quindi bisogna continuare a giocare con questa mentalità, cercando di fare risultato con tutte. Tra Vicenza, Rimini, Reggiana, Carpi e Sudtirol, sono tutte sfide toste, noi non dobbiamo pensare di aver risolto i problemi, stiamo migliorando e lo dobbiamo continuare a fare. C’è uno spirito diverso, vedo una squadra che finalmente pensa al noi e non all’io, quando fino a poco tempo fa c’era uno spirito diverso, quindi questi sono aspetti positivi. Il Campionato per noi non è finito, anzi, il cammino è ancora lungo e difficile“.
È un caso che questi risultati siano arrivati con la crescita di condizione di Coda e Gomez?
“Fino a poco tempo fa li sentivo definire ex giocatori, adesso invece sono giocatori, quindi ti direi che la cosa non è casuale. C’era solo bisogno di aspettarli, stiamo parlando di giocatori di Serie A che hanno portato esperienza e qualità nel gruppo, quindi la loro crescita permette a tutti di crescere, tutti sono cresciuti e hanno risposto in modo positivo, basti pensare alla professionalità di Filippini, dello stesso Ricci quando viene chiamato in causa, è stata una crescita continua e cercherò di tirare fuori il meglio da quello che ho a disposizione, nonostante non sia stata una scelta mia ma di altri. Io ne prendo atto e cerco di fare il meglio per quello che ho e per il futuro del Gubbio”.
Come sta la squadra dal punto di vista atletico?
“Stanno bene, solo che l’ultima settimana non è stata una settimana tipo (a causa del recupero degli 11′ finali di Virtus Verona-Gubbio, ndr), abbiamo fatto degli allenamenti particolari, non è stato proprio l’ideale. Ad ogni modo basta vedere le prestazioni, abbiamo aggressività verso i portatori di palla, abbiamo ritmo e intensità, è tutto normale ma ci vuole il tempo per lavorare su determinati aspetti”.
Quali sono i punti deboli che hai individuato nel Vicenza?
“È una squadra forte in tutti i reparti, hanno preso solo 10 gol, si difendono bene e quando riparte è letale, hanno giocatori bravi nell’uno contro uno, ma anche nel gioco in profondità. Quello che dobbiamo fare non te lo dico, non è che do un vantaggio agli avversari, domani vedrai cosa faremo”.
Il Vicenza risentirà delle pressioni?
“Quando devi vincere a tutti i costi sei sempre sotto pressione. Hanno la squadra più forte del campionato, una società forte e una tifoseria da Serie A, ci sono tutti i presupposti per vincere e la pressione è tutta su di loro, ma noi dobbiamo andare con la mentalità di giocare con personalità e coraggio perché se dovessimo solamente subire le loro iniziative sarebbe un guaio”.