L.R. Vicenza (4-3-1-2): Segantini; Forestan, Sacchetto, Paccagnella, Rossi; Mosele, Parise, Bertollo; Bianco; Okoli, Montagner.
A disposizione: Pizzignacco, Affollati, Fantoni, Minozzo, Kokollari, Parolin, Piazzon, Pilastro, Doda, Rampin, Gomiero, Olivato. All. Belardinelli.
Virtus Entella (4-4-2): D’Amora, Lai, Bonini, Lipani, Reale, Nagy, Brunozzi, Andreis, Petrovic, De Rigo, Vianni.
A disposizione: Laganaro, Garbarino, Chiriaco, Scognamiglio, Renzone, Paonessa, Sakhi, Costa, Testore, Toriello, Verardo. All. Castorina.
Arbitro: Clerico di Torino, assistenti Feraboli di Brescia e Caso di Nocera Inferiore.
Reti: 2′ Brunozzi (ENT), 6′ Forestan (VI), 22′ Paccagnella (VI), 25′, 54′ De Rigo (ENT)
Note: giornata piovosa, clima autunnale, spettatori 2000 circa. Ammoniti Nagy, Paccagnella, Andreis, Pilastro e Parolin.
Lo scontro odierno contro la Virtus Entella, davanti al pubblico delle grandi occasioni, non ha sorriso alla Berretti del Lane, eliminata dalla Virtus Entella con tanti rimpianti per le occasioni sprecate e gli errori clamorosi in occasione dei gol avversari.
Pronti via e subito ospiti in vantaggio con la sassata da fuori di Brunozzi, lasciato colpevolmente libero dai ragazzi di Belardinelli, che colpisce la parte bassa della traversa col pallone che cade pochi cm al di là della linea di porta, quanto basta per assicurare il gol ai liguri. Lo svantaggio immediato potrebbe essere un duro colpo per i biancorossi, che avendo pareggiato 0-0 all’andata potevano solo vincere a questo punto per portare a casa il passaggio del turno, ma invece i biancorossi reagiscono bene e cominciano a macinare gioco chiudendo gli avversari nella loro metà campo. Dopo soli 4 minuti arriva il pareggio di Forestan sugli sviluppi dell’ennesimo angolo consecutivo battuto.
L’Entella prova a reagire dapprima con un tiro da fuori di Petrovic al 14′ e poi sempre con Petrovic al 18′ su una punizione dal limite causata da un Segantini piuttosto impreciso e nervoso. Nel mezzo un bel tentativo da fuori di Bertollo che ci prova con una palombella che avrebbe meritato miglior fortuna. Il Vicenza ad ogni modo dà l’impressione di essere superiore agli avversari e di poter segnare da un momento all’altro e infatti al 22′ Paccagnella, ancora sugli sviluppi di un calcio d’angolo, porta in vantaggio i suoi tra le urla di gioia dei tifosi biancorossi.
La partita sembra essersi messa sul binario giusto per i ragazzi di Belardinelli ma al 25′ arriva la doccia fredda: Segantini sbaglia a leggere l’azione, esce inspiegabilmente dai pali e abbatte De Rigo in area. Calcio di rigore inevitabile che lo stesso numero dieci biancoceleste è bravo e freddo a trasformare.
Da lì alla fine del tempo succede poco o nulla: il Vicenza si abbatte e sparisce dal campo, l’Entella ci prova ma senza troppa verve, unica occasione degna di nota un tiro da fuori di Lipani. Al 38′ altra tegola per i biancorossi: il centravanti Montagner resta a terra dopo un contrasto ed è costretto ad uscire in barella per il colpo subito, al suo posto dopo un breve riscaldamento entra Parolin che prende posto nel tridente leggero composto, oltre a lui, da Okoli e Bianco. La prima frazione finisce sul punteggio di 2-2 lasciando tutto aperto in vista della ripresa.
Nel secondo tempo il Vicenza parte forte ed al 4′ sfiora il vantaggio con Parolin che, messo davanti al portiere da Okoli, si fa ipnotizzare dall’estremo difensore ospite. Nell’occasione grossi meriti di D’Amora più che demeriti del 17 biancorosso. Purtroppo la legge del calcio è ineluttabile e 4 minuti dopo il Vicenza paga a caro prezzo il gol fallito. Il pomeriggio terribile di Segantini si arricchisce di un altro episodio: il portiere biancorosso sbaglia a rinviare e costringe Paccagnella a stendere l’attaccante avversario al limite rimediando il giallo. Sul calcio di punizione seguente De Rigo pennella una traiettoria su cui Segantini può solo guardare e porta in vantaggio i suoi.
E’ una tegola terribile da cui i biancorossi non si riprenderanno più: l’Entella parcheggia il bus davanti alla porta di D’Amora e si difende senza troppi affanni mentre i ragazzi di Belardinelli, affranti per lo svantaggio, faticano a trovare trame di gioco interessanti.
Al 16′ a dare la scossa ai biancorossi ci pensa anche De Rigo che si invola sulla destra sfruttando una dormita di Rossi e sfiora col mancino a giro il gol che avrebbe definitivamente ammazzato la partita. E’ la sveglia per il mister biancorosso che decide quindi di giocarsi 3 cambi in un colpo solo nel tentativo di ridare vigore alla manovra berica: escono quindi Parise, Mosele e Bertollo (tutto il centrocampo dunque) ed entrano Pilastro, Rampin e Piazzon. Un minuto dopo anche l’Entella fa il suo primo cambio e mette dentro Testore al posto del man of the match De Rigo.
Nonostante i cambi i biancorossi non riescono a produrre niente di rilevante, a causa dell’imprecisione nei passaggi e di una certa scollatura tra i reparti. Al 30′ altri due cambi, uno per parte: fuori Rossi per Gomiero nei biancorossi, dentro Scognamiglio per Brunozzi nell’Entella. Da quel momento in poi, mancando sempre meno alla fine, i biancorossi si riversano in avanti più col cuore che con la testa e cercano in tutti i modi il gol che riaprirebbe la contesa. Dopo aver sprecato un’occasione colossale all’interno dell’area piccola sugli sviluppi di un calcio piazzato, al 40′ il Vicenza conquista un rigore per fallo di mano di Andreis, che nell’occasione viene anche ammonito. L’occasione ghiotta di riaprire i conti ce l’ha Gomiero, che però dal dischetto calcia malissimo con la palla che finisce alta sopra la traversa direttamente in Curva Nord.
E’ la fine delle speranze dei ragazzi di Belardinelli: da lì alla fine il Vicenza resta in avanti ma con lo scorrere inesorabile dei minuti rimedia solo ammonizioni per Parolin e Pilastro su tentativi di ripartenza degli ospiti.
Resta un grande rammarico per il modo in cui sono girati gli episodi: con un pizzico di cinismo in più e qualche distrazione in meno si sarebbe potuto passare il turno agevolmente. L’Entella non ha rubato nulla, sia chiaro. Tra l’altro loro schieravano una formazione interamente di 2001 (tranne un ’99), ragazzi al primo anno di categoria, mentre i nostri erano per la maggior parte dei 2000. Nonostante la maggiore esperienza e la maggiore qualità nel gioco espresso quindi i biancorossi di Belardinelli sono usciti sconfitti da questa sfida e tornano a casa con le pive nel sacco, mentre per i ragazzi di Castorina il sogno Scudetto continua. Certamente non si può rimproverare la mancanza di impegno a questi ragazzi, che sono usciti dal campo stremati e in lacrime tra gli applausi del caloroso e numeroso pubblico biancorosso. La vita è fatta di vittorie e sconfitte: oggi questi ragazzi hanno perso, ma alcuni di loro hanno le possibilità per ritagliarsi il loro spazio nel mondo del calcio professionistico e potranno sicuramente rivalersi, magari persino in maglia biancorossa con la prima squadra.