E’ terminata da qualche minuto Virtus Verona-L.R. Vicenza. Per i biancorossi una sconfitta pesante in casa dell’ultima in classifica, reduce da 3 punti raccolti nelle ultime otto gare. C’è stato un confronto civile di una ventina di minuti tra una rappresentanza di tifosi e la dirigenza, rappresentata dal ds Seeber, dal dg Bedin e dal presidente Stefano Rosso. Durante il confronto è emerso il malcontento della tifoseria per le prestazioni degli ultimi mesi, la squadra è stata messa sotto accusa per lo scarso impegno e la scarsa personalità, mentre la proprietà si è difesa dicendo di aver fatto tutto il possibile per costruire una squadra di qualità in linea con gli obiettivi di inizio stagione. Attualmente nessun rappresentate della società pare essere intenzionato a presentarsi in sala stampa, privilegiando il confronto negli spogliatoi con la squadra e il Mister.
Serena: Ho appena parlato con la società che vorrei ringraziare per avermi appoggiato, ho dato le dimissioni che sono state accettate. Ringrazio per l’opportunità che mi è stata concessa dal patron, ma stavamo perdendo posizioni in classifica invece che scalarle e quindi ho dato le dimissioni.
Presenza lampo in conferenza stampa quella del tecnico mestrino, giusto il tempo per comunicare le dimissioni ma non c’è stato il tempo per chiarire eventuali dettagli sui motivi che hanno spinto il Mister a dimettersi.
Bedin: Il tecnico ci ha comunicato la decisione di rassegnare le dimissioni in virtù dei risultati. E’ una situazione difficile dal punto di vista della classifica e delle aspettative non ripagate. La società accoglie le dimissioni e domani mattina comunicherà la scelta del successore. Quando le cose non girano per il verso giusto è sempre una somma di fattori che non vanno bene: i risultati non arrivano e chi ha la responsabilità della guida tecnica ha optato per le dimissioni. In caso di mancate dimissioni avremmo analizzato la situazione, non per forza arrivando alle dimissioni.
Poche parole anche per il dg, tira aria pesante in casa biancorossa e non c’è voglia di parlare per non surriscaldare ulteriormente gli animi dei tifosi.