Paolo Rossi torna a collaborare con la società biancorossa, con il club che oltre quarant’anni fa l’ha lanciato dandogli la possibilità di vincere il campionato del mondo, il Pallone d’oro e di diventare per tutti l’indimenticabile “Pablito”. Rossi sarà attivo nella vita societaria della società di Renzo Rosso, sia come ambasciatore del club negli eventi istituzionali e sociali che lo vedranno protagonista, sia come membro del Consiglio di Amministrazione in qualità di consigliere indipendente. La notizia dell’intesa tra la società biancorossa e Paolo Rossi è stata accolta dalla tifoseria berica con grande soddisfazione, perché tutti i tifosi del Vicenza non l’hanno mai dimenticato e adesso lo accolgono a braccia aperte, con la convinzione che, insieme, si possa tornare protagonisti.
“C’era una sola squadra, un solo club per il quale ero pronto ad accettare una proposta come quella che ho ricevuto da Renzo Rosso, ma l’ho fatto anche perché mi è arrivata da un imprenditore e una società seria. Questa era la condizione necessaria perchè io potessi tornare a mettere il mio nome e la mia faccia per la rinascita della società biancorossa a cui sono profondamente legato. Nel calcio se alle spalle non hai una società forte che ha deciso di sviluppare un programma, un progetto serio e concreto non si va da nessuna parte. Io ho un impegno morale con la gente di Vicenza e se ho accettato significa che ci sono tutti i presupposti per fare bene “.
Giorgio Carrera, libero del Real Vicenza, da anni sostiene che non coinvolgere uomini come lei che hanno scritto pagine indelebili della storia del Vicenza fosse la testimonianza dell’incompetenza delle precedenti proprietà. “
Per la verità prima di adesso sono stato contatto dagli inglesi quando arrivarono a Vicenza ma non mi convinsero i programmi e poi non li conoscevo e ho detto di no. Stavolta è diverso perché Renzo Rosso è un imprenditore che non ha certo bisogno di presentazioni e il progetto mi ha convinto subito. Tornare a Vicenza per me è una grande gioia, in biancorosso ho giocato tre campionati ma poi lì ho vissuto per trent’anni. E poi quei tre anni sono stati fantastici, anni in cui la città e la squadra erano un tutt’uno. Il legame con Vicenza è sempre rimasto fortissimo, sono tornato da poco dal Brasile ed è incredibile come tutti mi associno a Vicenza. Ed è bella questa cosa che dura nel tempo. Del resto io sono orgoglioso di essere arrivato in Nazionale giocando nel Vicenza in tempi in cui se non giocavi in squadre come Inter, Milan e Juventus era dura essere considerati “.
Scusi Rossi, ma cosa significa diventare ambasciatore della società?
“ Diciamo che è un termine moderno, più semplicemente sarò il testimonial del club partecipando agli eventi che lo vedranno protagonista. Avrò un ruolo attivo come membro del Consiglio di Amministrazione e anche in qualità di consigliere indipendente “.
Magari la sua collaborazione con la società di Renzo Rosso potrebbe contribuire a convincere anche l’altro Pallone d’oro di Vicenza, Roberto Baggio.
“Non lo sento da aprile e non sono al corrente di eventuali contatti che lui può aver avuto con la società, ma ritengo che giocatori importanti come è stato Roberto rimangano sempre immagine di riferimento, un po’ come è Maldini per il Milan, Antognoni per la Fiorentina, oppure Totti per la Roma. Per questo mi auguro che in futuro possa entrare a far parte della società anche Baggio “.
Senta Rossi, cerco un altro Pablito è il messaggio riportato nel suo profilo whatsapp. Può rivivere a Vicenza la favola di un altro Paolo Rossi?
“ A Perugia ho aperto una scuola calcio (la Paolo Rossi Academy n.d.r.) e nei giorni scorsi sono stato in Brasile dove ho definito una joint venture con una società di Zico e ho proprio pensato a questa cosa. Ritengo che puntare sui giovani sia fondamentale per una società come Vicenza e a questo punto è scontato che se trovo un altro “Pablito” lo porto in biancorosso di sicuro “.
(articolo tratto dal Corriere del Veneto, edizione odierna, a cura di Corrado Ferretto)