Nuove disposizioni stabilite dalla Figc relative all’ammissione delle seconde squadre in Serie C. La graduatoria si poggia su tre criteri:
1- giocatori convocati nella nazionale Under 21 sino alla Under 15 nelle stagioni sportive 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018 (valore del 40%). Alla società con il maggior numero di giocatori convocati verranno attribuiti 20 punti e sarà via via assegnato un punteggio decrescente, sino ad un solo punto per il club con il minor numero di convocazioni.
2- Classifica finale dell’ultimo campionato di Serie A (valore sul totale del 30%), con 20 punti alla vincitrice dello scudetto e a scendere fino alla vincitrice dei playoff di Serie B a cui verrà aggiudicato un punto.
3 – Dato medio degli spettatori paganti dalla stagione 2012/13 a quella 2016/17 (30% ).
Le società di Serie A, per integrare l’organico del Campionato Serie C 2018/2019 con le loro seconde squadre, dovranno versare un contributo straordinario alla Lega Italiana Calcio Professionistico di euro 1.200.000,00.
Secondo quanto riportato da Tuttosport, una prima simulazione in base ai criteri scelti dalla Figc vedrebbe in testa alla graduatoria l’Inter, a seguire Juventus, Milan, Roma, Atalanta, Fiorentina e Napoli. Tuttavia i posti a disposizione per le seconde squadre potrebbero non accontentare tutti, anche se le spese e i parametri per partecipare (tra cui un impianto sportivo che risponda ai requisiti) potrebbero mettere in difficoltà più di qualche società ed essere motivo di rinuncia. Per La Repubblica ad ora solamente la Juventus sarebbe l’unica ad essere certa della partecipazione e al momento, proprio per effetto della fusione tra Bassano e Vicenza, pare essere solo uno lo slot libero.
Per eventuali altri ripescaggi, l’ordine di integrazione sarà il seguente: una seconda squadra di Serie A, una società retrocessa dalla Serie C e una società che abbia disputato il Campionato di Interregionale.
Si ricorda che le seconde squadre possono essere promosse, ma devono mantenere almeno una categoria inferiore rispetto a quella della prima squadra, non potendo così giocare nello stesso campionato o in un campionato superiore. In caso di retrocessione, la seconda squadra non potrà iscriversi in Serie D ma accederà al campionato di Serie C successivo solamente se permane disponibilità dopo che siano state soddisfatte le richieste delle nuove seconde squadre.