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La storia di questa incredibile vicenda, prima di essere pubblicata, è stata verificata dalla nostra redazione nei dettagli, leggendo gli scambi di sms tra le parti, e trovando conferme in tutti i punti che Carlo Florio ci ha esposto. Una vicenda che conferma come la gestione del Vicenza negli ultimi mesi sia stata perlomeno discutibile e che più di qualcosa non fosse, e tutt’ora non è, per nulla chiaro (Red.)

Nicola Zanini e Giorgio Sterchele, un legame forte con i tifosi del Vicenza, soprattutto con quelli della curva sud. Una unione che ha permesso di evitare l’onta di una retrocessione in serie D che dopo l’orrenda prestazione mostrata dalla squadra a Bergamo contro l’Albinoleffe nell’ultima giornata di campionato sembrava inevitabile. La svolta è arrivata con il ritorno di Zanini e Sterchele nel ruolo di responsabili dell’area tecnica, un ritorno voluto fortemente dai tifosi che, come detto, di retrocedere in serie D non ne volevano sapere. A distanza di meno di un mese i retroscena che hanno portato al ritorno di Zanini sono clamorosi e, come abbiamo precisato nella prefazione, prima di pubblicarli abbiamo verificato ogni dettaglio di una vicenda che ha dell’incredibile.

Tutto ha inizio il giorno dopo l’indegna prestazione di Bergamo, ennesima prova negativa della gestione di Franco Lerda che, lo ricordiamo, nella sua gestione non è riuscito a vincere una partita che sia una. Le voci di un ritorno di Zanini girano, i tifosi premono, ma poi non se ne fa niente, Lerda rimane al suo posto. Il curatore attribuisce la responsabilità della scelta al Tribunale e fa sapere via sms (di cui abbiamo verificato la reale esistenza) ai tifosi che “il Tribunale ha deciso: rimane Lerda”. Decisione poco comprensibile anche nei modi che i tifosi non accettano. A uno di loro, Christian Brojanigo, viene l’idea di andare a Borgo Berga e di chiedere perché Lerda deve rimanere e, viceversa, Zanini e Sterchele non possono tornare ma, soprattutto, per capire se fosse vero che una tale decisione era stata assunta dal Tribunale, chiaramente non in grado, senza supporto esterno, di valutare aspetti puramente tecnici. La “missione” viene svolta da Carlo Florio (noto tra la tifoseria biancorossa con il nickname Karletto) che dopo oltre tre ore di attesa ottiene una risposta a dir poco sorprendente: nessuno del Tribunale sa niente e soprattutto non è mai pervenuta una richiesta ufficiale e scritta a riguardo (come deve essere nei casi di esercizio provvisorio). Quanto riportato dal curatore fallimentare non corrisponde dunque al vero, cosa che, almeno a noi, pare molto grave. La scoperta porta subito in via Schio ad un duro confronto tra Karletto ed il Curatore volto a chiarire l’accaduto. E, cosa parimenti sorprendente, negli uffici di via Schio viene immediatamente avviato proprio l’iter formale con la richiesta ufficiale dell’esonero di Lerda e il ritorno di Zanini a guidare il Vicenza ai play out. Lo stesso iter fino ad allora affermato solo sulla carta ma mai posto in essere. Il resto è storia recente, con il Vicenza che evita l’onta e il disonore della serie D, e fa felici (anche se in minima parte) i tifosi biancorossi che, è importante non dimenticarlo mai, per sostenere l’esercizio provvisorio e salvare il Vicenza anche sul campo hanno messo mano pesantemente, con circa 110 mila euro, al portafoglio.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net