[…] Molto probabile che li giochi da ultimo in classifica e questo significa che per restare in serie C i biancorossi saranno obbligati a vincere una delle due partite segnando almeno un gol più degli avversari. Compito non certo impossibile, ma quando si parla di calcio e di spareggi tutto può accadere. Anche perché nella storia più o meno recente del Vicenza, la compagine berica non è stata molto fortunata quando si è trovata a decidere una stagione sia che si trattasse di lottare per la promozione che per la salvezza. I ricordi più positivi sono senza dubbio la vittoria a Firenze nella spareggio promozione giocato contro il Piacenza quando il Vicenza di Bruno Giorgi ha vinto per 3 a 1 dopo che i minuti regolamentari si erano conclusi sull’1 a 1. Era il 16 giugno 1985 e i biancorossi sono riusciti nell’impresa di tornare in serie B grazie al gol di Cerilli che il piacentino Carlo e riuscito a pareggiare a poco più di dieci minuti dalla fine dei tempi regolamentari. Nell’over time il Vicenza è partito subito fortissimo e con Rondono e Mascheroni ha chiuso il discorso in poco più di cinque minuti. Di quella partita il ricordo dei tifosi del Vicenza, giunti in oltre quindici mila a Firenze, è anche quello di Roberto Baggio che, con la gamba ingessata, festeggia sulla schiena di Lucchetti.
[…] Altra grande soddisfazione, quasi una liberazione, è rappresentata dalla vittoria dello spareggio per evitare la serie C2. Era la stagione 1989/1990 e il Vicenza con una rimonta finale riesce ad agganciare il Prato all’ultima giornata. Lo spareggio si gioca di giovedì, il 6 giugno a Ferrara, e quasi nove mila tifosi biancorossi invadono gli spalti del “Mazza”. Il Prato resta in dieci per l’espulsione di Benvenuti decretata da un giovane Graziano Cesari. La compagine toscana tiene fino al 58’ quando una bomba di Zamuner rompe la parità, con Tacchi che nel recupero chiude i conti con il gol del 2 a 0. I quasi nove mila tifosi del Vicenza cantano al presidente Pieraldo Dalle Carbonare “portaci in Europa, dai Pieraldo portaci in Europa”, un coro che è stato incredibilmente profetico visto che sette anni dopo il Vicenza ha vinto la Coppa Italia e l’anno successivo ha visto la sua cavalcata in Coppa delle Coppe fermata dal Chelsea di Zola e Vialli in semifinale. Ma negli spareggi ci sono state anche delusioni e amarezze. La prima nella stagione 2004/2005, quando i biancorossi guidati da Maurizio Viscidi si giocano la salvezza in serie B contro la Triestina. Gli alabardati vincono 2 a 0 in entrambe le sfide, con il ritorno giocato al “Menti” davanti a circa quindici mila spettatori. L’esito non cambia nella stagione 2011/2012 con il Vicenza che, per restare in serie B, deve superare l’Empoli ai play out. La gara di andata al “Menti” finisce a reti inviolate grazie ad un grande Frison, e nel ritorno ad Empoli succede di tutto. Il Vicenza deve vincere, e con una doppietta di Paolucci va sul 2 a 0. L’Empoli pareggia in due minuti e quando tutto sembrava finito, Paolucci sbaglia il rigore della vittoria all’89’ e in contropiede Maccarone segna il gol del definitivo 3 a 2 che costa al Vicenza la retrocessione. L’ultima delusione negli spareggi risale al 2 giugno del 2015 quando il Vicenza di Pasquale Marino affronta il Pescara nella semifinale play off. All’andata i biancorossi sono stati battuti per 1 a 0 con un discusso rigore segnato da Sansovini. Al ritorno però basterebbe vincere per affrontare il Bologna in finale, ma il Pescara impone il 2 a 2. Il “Menti” deve ingoiare un’altra dura delusione.
(Fonte: Corriere del Veneto. Trovate il resto dell’articolo sull’edizione odierna del quotidiano)
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