E’ il giorno delle offerte in busta chiusa. Entro le ore 12 di oggi chi intendeva partecipare all’asta finalizzata all’acquisizione del Vicenza calcio doveva depositare un’offerta non inferiore al prezzo base d’asta fissato, come è noto, a 1 milione 470 mila euro. Nel caso l’offerta fosse stata inferiore a questa cifra scattava l’esclusione dall’asta. Va precisato che unitamente all’offerta ogni concorrente doveva depositare, a titolo di cauzione, un assegno pari al 10% del prezzo offerto. In presenza di una sola offerta il Vicenza calcio sarebbe stato aggiudicato all’offerente al prezzo base d’asta, mentre in presenza di più offerte si sarebbe tenuta immediatamente una gara con rialzo minimo di 50.000 euro , partendo come base d’asta dalla più alta offerta ricevuta. L’aggiudicazione definitiva avveniva trascorsi tre minuti dall’ultima offerta, senza ulteriori rilanci. L’acquisizione della società biancorossa sarebbe stata comunque subordinata alla salvezza della squadra, mentre in caso di retrocessione in serie D al mancato aggiudicatario verrebbe restituito l’assegno depositato in sede di offerta irrevocabile di acquisto.
L’apertura delle buste sarebbe dovuta avvenire domani alle ore 12 ma nessuna offerta è stata depositata e l’asta andrà deserta. E alla prossima convocazione non è previsto alcun ribasso.
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