A tre giornate dal termine fare pronostici e tabelle è quasi scontato, e valutando anche il calendario delle dirette concorrenti si può ipotizzare che per centrare la permanenza in serie C senza passare per i play out, il Vicenza deve ottenere almeno sei punti, meglio se si arriva a sette punti. Per riuscirci i biancorossi devono vincere due partite e pareggiarne una, un obiettivo non certo facile ma nemmeno impossibile anche perchè come accade ogni anno nel finale di stagione le motivazioni delle squadre sono fondamentali. Quello che è certo è che la compagine berica dovrà alzare la media ottenuta finora che vede il Vicenza viaggiare a 1,156 punti a partita. I berici infatti hanno giocato trentadue gare centrando 37 punti, ma ben sette sono stati tolti; tre a causa della radiazione del Modena e di conseguenza della cancellazione della vittoria ottenuta sul neutro di Forlì alla seconda giornata di campionato, e quattro per la nota penalizzazione causata dal mancato pagamento degli stipendi di settembre e ottobre e relativi contributi che non sono stati onorati entro la scadenza fissata del 18 dicembre scorso. Andando ad esaminare il cammino del Vicenza che in questo torneo ha cambiato tre allenatori, salta all’occhio come il tecnico che ha la media punti più alta sia Alberto Colombo che sulla panchina biancorossa è rimasto per quattordici partite ottenendo 19 punti, compresi i tre poi cancellati contro il Modena, a una media di 1,357 a gara. Un cammino che se confermato nel proseguimento del torneo avrebbe portato il Vicenza a chiudere la stagione in una posizione di metà classifica. A novembre a Colombo è subentrato Nicola Zanini, promosso da tecnico della Berretti a responsabile della prima squadra. Le prime partite sono state complicate con due sconfitte subite a Pordenone e in casa con il Ravenna, ma poi la squadra si è ripresa e nel periodo dopo la dichiarazione di fallimento in cui il gruppo ha probabilmente acquisito un po’ di serenità, i risultati sono arrivati. Zanini però non è riuscito a fare meglio di Colombo in quanto ha ottenuto 15 punti in quattordici gare, a una media di 1,07 punti a partita. Un rendimento che è crollato con le battute d’arresto contro Sudtirol, Sambenedettese e Renate, sconfitta che ha convinto il curatore fallimentare ad allontanare Zanini per richiamare Franco Lerda con il quale finora il Vicenza ha centrato tre pareggi e altrettanti punti in quattro match, tre dei quali giocati al “Menti” e due contro formazioni di bassa classifica come Santarcangelo e Fermana. Gravissima a riguardo, la sconfitta contro i romagnoli quando, per non essere con l’acqua alla gola, sarebbe bastato anche un pareggio. Lerda in quattro gare ha totalizzato 3 punti, ad una media di 0,75 a partita, la peggiore dei tre tecnici che si sono seduti sulla panchina biancorossa. Nelle ultime tre gare del campionato Lerda, per portare il Vicenza in salvo, ha la necessità di migliorare il suo trend e, come detto, il calendario gli potrebbe dare una mano. Nelle ultime partite infatti il calendario vedrà il Vicenza affrontare un Ravenna che ha centrato l’obiettivo salvezza, un Bassano sicuro di giocare i play off, e un Albinoleffe che all’ultima giornata potrebbe non avere più obiettivi con stimoli e motivazioni ben differenti dai biancorossi. Perchè il calendario in questi casi conta molto, vedasi ad esempio la sfida tra il Padova e il Gubbio che, per valori tecnici, vedrebbe gli eugubini nettamente sfavoriti ma con un Padova in festa tutto potrebbe accadere come già visto tante volte nei campionati italiani all’ultima giornata di campionato. Anche perchè a Padova, tra la tifoseria, c’è già chi è pronto a perdere contro il Gubbio per mandare il Vicenza ai play out.
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