Valentini: 5,5 – Battuto due volte, senza grandi colpe. Dovrebbe imparare a rimettere in gioco la palla con un po’ più di solerzia, soprattutto quando la squadra deve recuperare il risultato, invece è fin troppo compassato e il pubblico si indispettisce.
Malomo: 6 – Dei tre dietro è quello che si comporta meglio sia nella fase difensiva che quando mette il naso in avanti come nel finale quando si produce anche in un colpo di testa su cui Bastianoni deve rimediare in tuffo.
Milesi: 5 – In costante difficoltà su Piccioni che all’anagrafe fa Gianmarco e non certo Zlatan. Tutto per dire che non sembra attraversare un gran momento di forma, come già aveva evidenziato nelle precedenti partite.
Crescenzi: 5 – Bussaglia lo mette spesso in difficoltà, soprattutto nel secondo tempo quando l’avversario ha ancora forza di ripartire. C’è da dire che da quella parte Jakimovski lo aiuta pochino, Giraudo per nulla.
Bianchi: 6 – E’ uno dei pochi che dimostra vitalità e freschezza atletica prolungata e forse era da tenerne conto. Il piede non è sempre di velluto e nel primo tempo ha una grande opportunità in area, ma pasticcia finendo per fare fallo di mano, arriva però con la generosità a supplire ad altre mancanze (66′ Ferrari: 5 – Nelle ultime partite era stato tra i pochi a salvarsi, stavolta gioca una mezzora quasi anonima)
De Giorgio: 6 – Tecnicamente una spanna sopra a quasi tutti e lo dimostra nella ripresa quando si beve mezza difesa ospite e arriva in area sparacchiando però malamente sul fondo. Sarebbe stato il gol del 2-1, invece di li a poco il Vicenza subisce il raddoppio e non si può non tenerne conto…
Tassi: 5 -Sparisce dal campo dopo il primo tempo in cui non aveva demeritato. Troppo poco, purtroppo (82′ Giusti; sv – qualche volta questi ingressi in campo come mossa della disperazione producono qualche risultato; non è questo il caso)
Giorno: 5,5 – Tre volte al tiro con il medesimo risultato da dimenticare. Perde il pallone nell’azione da cui nasce il pari del Santarcangelo, ma su di lui c’è un evidente fallo non fischiato. (53′ Alimi: 5 – Parte con un certo piglio, poi misteriosamente si perde quasi subito, finendo anche per sbagliare passaggi in maniera goffa)
Jakimovski: 6 – Esce toccandosi l’adduttore quindi forse non era al meglio. Il Vicenza gioca soprattutto sulla destra ma quando l’azione si sposta dalla sua parte prova a mettere qualche palla in area che però non trova seguito. (53′ Giraudo: 5 – Entra male nel match e ha grosse responsabilità con una marcatura pigra su Bussaglia nell’azione del raddoppio del Santarcangelo)
Giacomelli: 6 – Mette insieme un gran primo tempo dove confeziona l’assist per il gol di Comi e altre belle giocate, supportate anche da una apprezzabile grinta. Stranamente la parte meno convincente della sua partita coincide con lo spostamento nella posizione che dovrebbe essergli più congeniale ossia da esterno sinistro. (82′ Bangu: sv – pochi minuti in campo, senza giocate trascendentali)
Comi: 6 – Torna finalmente al gol che però non porta punti. Come per molti suoi compagni ad una buona prima parte di gara non corrisponde un altrettanto convincente ripresa.
Lerda: 5 – Purtroppo l’attesa scossa arriva a metà e non solo non è sufficiente a far tornare alla vittoria al Menti il Vicenza, ma neanche a fare punti. Ormai quello che una volta era il fortino biancorosso è diventato terra di conquista per qualunque squadra, e neanche il ritorno in panchina di Lerda cambia questo triste trend. Imposta il Vicenza con un 3-5-2 che inizialmente pare convincente ma poi un po’ alla volta si affloscia finendo solo per mettere in evidenza le difficoltà fisiche della squadra. A fine gara il tecnico si dice soddisfatto per avere visto un buon Vicenza per più di un’ora, ma quando agli avversari ultimi in classifica basta meno di mezzora per portarsi a casa i tre punti c’è da chiedersi da dove i biancorossi potranno trovare le risorse per portare a casa una salvezza che sta assumendo sempre più i contorni di una chimera. Al nuovo tecnico l’ardua risposta….