Valentini: 5,5 – Nelle due indecenti piscine di fango che sono le aree di rigore del “Riviera delle Palme”, viene più volte chiamato in causa. Buone l’uscita su Stanco nel primo tempo, meno quella su Di Massimo nel raddoppio della Samb, dove l’impressione è che potesse fare meglio. Sul rigore, ben calciato da Miracoli, nulla può.
Malomo: 6 – Attento soprattutto alla fase difensiva che cura senza spingere troppo sulla fascia, forse anche perché non al meglio (dal 72′ Bianchi: 5,5 – Sorpreso dall’inserimento di Di Massimo sul secondo gol dei padroni di casa, anche se la posizione dell’attaccante rossoblu sembra molto sospetta)
Crescenzi: 6 – Discreto il lavoro su Stanco, qualche difficoltà in più su Miracoli, ma non è centralmente che il Vicenza soffre in questa partita.
Milesi: 6 – Riportato alla sua posizione naturale si disimpegna anche lui senza grandi affanni, anche in fase di costruzione del gioco.
Giraudo: 5,5 – Tagliato fuori dall’uno due Gelonese-Mattia nell’azione che porta al rigore della Samb, sulla sua fascia di competenza fatica dovendo ricorrere più di qualche volta al fallo (dall’ 88′ Lucca: sv – esordio in biancorosso per il giovane classe 2000, nei pochi minuti in campo riesce a servire un assist interessante per Comi, purtroppo non sfruttato al meglio)
Tassi: 6 – Molto attivo nel primo tempo, va anche al tiro su azione d’angolo con un destro che poteva aver sorte migliore. Cala nella ripresa, come tutta la squadra.
Romizi: 6 – Il campo non è di quelli che permettono grandi giocate di fino ma lui è anche combattente. Cerca di cucire e se serve anche randellare. E’ tra quelli che nel finale ne hanno di più andando anche a sacrificarsi in chiusura. Si innervosisce nel finale, complici anche le irritanti perdite di tempo dei giocatori di Capuano.
Giorno: 5 – Altra gara poco brillante per l’uomo del match di Salò. Il rigore concesso da Carella per il suo fallo su Mattia è sicuramente generoso, ma lui è colpevolmente in ritardo sulla chiusura e ingenuo nell’intervento sull’avversario (dal 69>′ Giacomelli: 5,5 – Unico vero cambio tattico disponibile per mister Zanini – che la dice lunga sulla profondità attuale della panchina biancorossa – non gli riesce di incidere, in quella che probabilmente sta diventando la sua stagione più anonima con la maglia del Vicenza)
De Giorgio: 6,5 – Ecco, avesse giocato così col Sudtirol, magari il risultato sarebbe stato diverso… Imprendibile per la difesa della Samb, nel primo tempo, più defilato nella ripresa dove comunque mette insieme una punizione fuori di un soffio e l’assist per il gol di Ferrari. Neanche a dirlo, serve una partita così anche con il Renate.
Comi: 5 – Il Vicenza stenta ad andare a rete, anche perché lui è con le polveri bagnate da tempo. E’ vero che a Trieste, con il Sudtirol e anche nella gara con la Samb, è al centro di episodi più che dubbi ai suoi danni in area di rigore, però quando gli arriva sui piedi una palla gol importante come nel finale di gara con i rossoblu, dimostra che non sta attraversando il suo momento migliore, sprecando sul fondo.
Ferrari: 6 – Attivo e propositivo è lui a mettere maggiormente in difficoltà i centrali della Samb. Spizzica quel tanto che basta il cross di De Giorgio per il gol della bandiera del Vicenza, per il suo terzo gol stagionale, purtroppo però è il primo che non porta punti pesanti.
Zanini: 6 – Dal punto di vista del gioco e della grinta la squadra fa sicuramente un passo avanti, rispetto all’ultima scialba prestazione vista al Menti. Purtroppo non arrivano punti anche per degli episodi “sfavorevoli” che fa bene ad evidenziare. Non solo quelli però; la squadra paga l’impossibilità di pescare dalla panchina giocatori che possano cambiare tatticamente disposizione o anche semplicemente dare respiro a chi non ne ha più, cosa che invece può fare la Sambenedettese ed è lì che svolta il match. Urge comunque trovare una soluzione all’anemia offensiva.