Valentini: 6 – Prima di andare, incolpevolmente, a raccogliere il pallone in fondo al sacco, effettua una sola parata su un tiro dalla distanza. Nell’ “assalto” finale va in avanti e batte anche un calcio d’angolo (!) , purtroppo senza esito.
Bianchi: 6 – Le (poche) occasioni pericolose del Vicenza nascono dai suoi cross. Vince sostanzialmente il duello di fascia con l’ex Smith. Qualche volta potrebbe sfruttare meglio la libertà che gli viene concessa sulla fascia ma i piedi, non vellutati, non sempre lo assistono.
Crescenzi: 6 – Dal primo minuto con un vistoso turbante in testa a protezione del taglio rimediato a Trieste, non deve dannarsi troppo nel controllo di Costantino.
Malomo: 6 – Davanti il Sudtirol punge poco e anche per lui non è serata di eccessiva difficoltà. Forse sfruttarne la fisicità sulla fascia come esterno di destra, avrebbe potuto creare grattacapi maggiori agli avversari.
Giraudo: 5,5 – Serata non particolarmente brillante per l’ex granata che sbaglia tanti appoggi, uno dei quali su Bangu che origina il contropiede da cui nasce l’angolo per il gol del vantaggio ospite.
Romizi: 6 – Da centrale di centrocampo sa recuperare tanti palloni ed impostare la manovra. Spostato a mezzala perde di efficacia sia lui che il palleggio del Vicenza, nonostante ciò finché ne ha è tra i meno peggio. (dall’ 81′ Bangu; sv – in questa stagione doveva essere un valore aggiunto del centrocampo, ne è diventato un oggetto misterioso… In campo pochi minuti è ovviamente ingiudicabile)
Milesi: 5 . Nello stesso ruolo a Salò, la soluzione obbligata aveva funzionato, anche perché forse i compiti erano diversi. In questa occasione ha fatto vedere tutti i limiti di interpretazione di un ruolo che non gli è abitudinario (dal 70′ Alimi: 5 – Prima – tardiva ?- sostituzione di mister Zanini , non riesce ad incidere nel gioco e prende una ammonizione che gli varrà la squalifica)
Giorno: 5 – Un timido tiro verso Offredi nel primo tempo, poi tanti palloni giocati da cui però scaturisce poco (70′ Tassi: 5,5 Anche questa forse una carta da giocare molto prima. Purtroppo non sposta gli equilibri)
De Giorgio: 5 – Si incaponisce in alcune azioni personali in una serata di scarsa vena, ricavandone ben poco. Sembra anche che non lo assista la gamba quando deve ripartire. Unico sussulto una punizione al 94′ che Offredi smanaccia in angolo
Comi: 5,5 – Prestazione senza grossi acuti da cui comunque tira fuori una semirovesciata fermata con un sospettissimo tocco di mano di Sgarbi e un colpo di testa deviato in angolo da Offredi. Poco ma non pochissimo. (75′ Ferrari: 5 – Una ventina di minuti, recupero compreso, da cui non ricava praticamente nulla di memorabile, anzi si becca pure un cartellino giallo per simulazione. Senza controprova ma forse è una soluzione che andava spesa prima, se non addirittura dall’inizio)
Giacomelli: 5,5 – In passato ha spesso dimostrato di non gradire granché la posizione di seconda punta e anche stavolta non brilla. Meglio nella ripresa, allargato sulla sinistra. Arriva in ritardo all’appuntamento con il gol deviando sopra la traversa un pallone meritevole di miglior sorte, ma ci arriva con la punta e la fortuna non gli è amica.
Zanini: 5 – Nel pre e post partita denuncia le difficoltà in cui si stanno dibattendo i suoi ragazzi negli ultimi tempi , che però sono note. Se ci sono elementi nuovi sarebbe giusto esternarli. I tifosi stanno impegnandosi, anche economicamente, per sostenere la squadra e sarebbe giusto ripagarli giocando a carte scoperte. Detto questo, al netto dell’impegno che non viene messo in discussione, la squadra è apparsa nuovamente depressa come nei tempi pre De Bortoli e gli effetti in campo si sono visti. Il mister poi ci ha messo del suo con una formazione anomala, dopo un periodo in cui sembrava aver trovato una certa quadratura. In particolare non convincono la posizione defilata di Romizi con Milesi in mediana e il duo d’attacco Comi-Giacomelli, dopo che la coppia Comi-Ferrari ultimamente sembrava aver trovato un certo affiatamento. Di sicuro nelle scelte ha avuto un certo peso la valutazione dei prossimi impegni ravvicinati, ma secondo noi questo al Menti era quello da non sbagliare, perché tra le mura amiche la vittoria manca da troppo tempo. Una vittoria che , tra parentesi, il tecnico non ha dato l’impressione di cercare in maniera spasmodica, con dei cambi forse un po’ troppo tardivi, e nel dubbio se vincere o portare a casa almeno un punto alla fine la classifica purtroppo non si è mossa.