Trenta giorni di inibizione per l’ex presidente Alfredo Pastorelli e quarantamila euro di ammenda per il Vicenza. Queste le sanzioni inflitte dal Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, all’ex numero uno e alla società biancorossa.
Questo il comunicato integrale della Figc che spiega le motivazioni che hanno portato alla sanzione davvero pesante considerata la situazione del club:
“Con provvedimento indicato in epigrafe il Procuratore Federale ha deferito avanti questo Tribunale: il Sig. Alfredo Pastorelli, all’epoca dei fatti Presidente e legale rappresentante della Società Vicenza Calcio Spa, per rispondere della violazione di cui all’art.1 bis, comma 1, del CGS, in relazione all’inosservanza dell’impegno assunto con la dichiarazione di cui al punto 1), lett. i), del Titolo III – Criteri Sportivi e Organizzativi – del Sistema delle Licenze Nazionali per l’ammissione al Campionato Professionistico di Serie B 2016/2017, pubblicato con Comunicato Ufficiale n.367/A del 26.4.2016, per non aver fatto partecipare un rappresentante della Società Vicenza Calcio Spa all’incontro sul tema della tutela della salute e della lotta al doping organizzato dalla FIGC e dalla Lega Nazionale Professionisti di Serie B il giorno 28.3.2017;
– la Società Vicenza Calcio Spa, per rispondere a titolo di responsabilità diretta ex art.4, comma 1, del CGS per l’operato del succitato dirigente. Nel termine previsto i deferiti non hanno fatto pervenire alcuna memoria difensiva. Il dibattimento Alla riunione odierna è comparso il rappresentante della Procura Federale il quale ha chiesto la dichiarazione di responsabilità dei deferiti e l’irrogazione delle seguenti sanzioni:
– per il Sig. Alfredo Pastorelli: giorni 30 (trenta) di inibizione;
– per la Società Vicenza Calcio Spa: l’ammenda di € 40.000,00 (euro quarantamila/00).
Nessuno è comparso per i deferiti.
I motivi della decisione Il deferimento è fondato e va accolto. Risulta infatti dalle segnalazioni della Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi Organizzativi che la Società Vicenza Calcio Spa, e per essa il suo legale rappresentante, non ha fatto partecipare un proprio rappresentante all’incontro sul tema della tutela della salute e della lotta al doping organizzato dalla FIGC e dalla Lega Nazionale Professionisti di Serie B il giorno 28.3.2017 presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano, come risulta in modo evidente, e peraltro non contestata in questa sede, dagli atti depositati dalla Procura Federale. Da tutto quanto sopra esposto deriva l’affermazione di responsabilità del legale rappresentante, a cui consegue anche la responsabilità diretta della Società, da sanzionarsi secondo minimi edittali.
Il dispositivo
Per tali motivi il Tribunale Federale Nazionale, Sezione Disciplinare, delibera di infliggere:
– per il Sig. Alfredo Pastorelli: giorni 30 (trenta) di inibizione;
– per la Società Vicenza Calcio Spa: l’ammenda di € 40.000,00 (euro quarantamila/00)“.
LA REPLICA DI PASTORELLI:
Relativamente all’ammenta ed inibizione comminata dal Tribunale Federale Nazionale per la mancata partecipazione ad un incontro di formazione ed aggiornamento in tema di antidoping, corre l’obbligo di specificare quanto segue. L’ex Direttore Generale e l’ex Segretario Generale, che stimo molto, avevano concordato che al citato corso avrebbe preso parte il medico sociale della scorsa stagione sportiva (all’epoca dei fatti il dottor Enrico Ligabue ndr), comunicandoglielo nei modi e nei termini di prassi. In realtà, il dottore non si è mai recato alla riunione. Io ho preso contezza dell’accaduto solo a fine settembre 2017, successivamente dunque rispetto alle mie dimissioni, ed ho invitato gli amministratori del club a costituirsi nel procedimento così da sanare la situazione con un esborso irrilevante. Probabilmente, i citati soggetti erano già allora integralmente assorbiti dai preparativi per la cessione del club. Ad ogni buon conto, la sanzione pecuniaria non dovrebbe incidere nell’esercizio provvisorio dell’attività d’impresa ma dovrebbe rappresentare un debito concorrente della procedura fallimentare.
Alfredo Pastorelli