Doveva essere il giorno del pagamento degli stipendi e contributi ai calciatori, dipendenti e collaboratori, ed invece nei conti correnti dei creditori non è arrivato nulla. La conferma arriva dal direttore sportivo del Vicenza calcio Moreno Zocchi che a riguardo non ha ricevuto nessuna comunicazione. ” Ritengo che se gli stipendi fossero stati pagati ce lo avrebbero detto – precisa il direttore sportivo del Vicenza calcio – ed invece anche in sede in via Schio non sono arrivate conferme e quindi la deduzione logica è che i pagamenti attesi non sono stati fatti “. Più di qualcuno aveva ipotizzato che i soldi per il pagamento potessero arrivare dalla cordata francese capitanata da Raphael Clairin e Brice Desjardins che, con la collaborazione dell’ex presidente del Vicenza calcio Alfredo Pastorelli nel ruolo di advisor, avevano affermato di essere pronti ad acquistare il club berico. La rinuncia di Pastorelli all’incarico ha di fatto segnato la fine di quella che è stata più l’ennesima “pagina pubblicitaria” di chi per qualche ora ha fatto girare il suo nome legandolo all’acquisto del Vicenza calcio. Gli stipendi quindi adesso li dovrebbe pagare Fabio Sanfilippo perché il club, adesso se ne è convinto pure lui, è suo considerato che l’ha acquistato a titolo personale autonominandosi amministratore unico.
Purtroppo per il Vicenza calcio dei due milioni in assegni circolari pronti da novembre, parole pronunciate più volte dal politico piemontese, anche oggi nemmeno l’ombra. Gli stessi assegni che il giorno del closing Sanfilippo ha detto ai soci di Vi.Fin. di aver lasciato a Verona, tanto che il sospetto è che si possa essere dimenticato la combinazione della cassaforte della camera di albergo e non riesca più a recuperarli. Per dirla chiara, Sanfilippo i soldi non li ha oppure non li vuole mettere, perché altrimenti non si spiega il perché debba aspettare a pagare all’ultimo minuto dell’ultimo giorno. A meno che non conti che a mettere mano al portafoglio sia qualche socio di Vi.Fin. che lo farebbe se non altro per evitare che la Lega di serie C decida di escutere la fideiussione depositata in Lega che in estate è stata firmata dalla famiglia Dalla Vecchia e dal presidente di Vi.Fin Marco Franchetto, e che il nuovo proprietario del Vicenza si è ben guardato dal mallevare. Sarebbe assurdo ma potrebbe anche accadere, ma i soci di Vi. Fin. che intendessero farlo dovrebbero trovare altri 520 mila euro il prossimo 16 di febbraio, e aprire i cordoni della borsa altri 3 milioni circa per arrivare a giugno, senza contare che i creditori, vista la disperazione del momento, sono pronti a bussare in via Schio presentando una lunga serie di decreti ingiuntivi. Ma, ci sia consentito, considerato che il Vicenza calcio è di proprietà di Sanfilippo non si capisce che logica avrebbe la cosa.
Anche perché il nuovo proprietario del Vicenza calcio prima di pagare gli stipendi adesso chiede che il bilancio della stagione chiusa lo scorso 30 giugno venga approvato dai soci di Vi.Fin. perché solo in seguito andrebbe a versare i capitali che servono alla sopravvivenza del club avendo già deliberato, a suo dire, l’aumento di capitale sociale di 5 milioni. Premesso che il bilancio non sia approvato è cosa nota così come anche il perchè, ci permettiamo di precisare che quanto sostiene Sanfilippo non è corretto. Non si capisce infatti come il politico piemontese possa aver deliberato l’aumento di capitale senza l’approvazione del bilancio (che, solo per dirne una, in mancanza di chi garantisce la continuità aziendale non avrà mai il parere favorevole della società dei revisori), e soprattutto non si comprende perché tirare in ballo i soci di Vi.Fin. considerato che essendo Sanfilippo l’unico socio del Vicenza calcio spetta solo a lui l’approvazione. Insomma siamo alle solite, una indegna recita che sta uccidendo quel poco che resta del Vicenza calcio e sta calpestando la sua gloriosa storia. Non se ne può più, per favore chi può stacchi la spina e faccia finire questa agonia.