Quarta sconfitta consecutiva per il Vicenza che ci rimette le penne anche contro il Ravenna ed esce dal Menti tra i fischi. Continua il silenzio stampa, ai giornalisti si presenterà il solo Zanini e Giacomelli per la squadra. Queste le principali dichiarazioni raccolte in tempo reale che poi riproporremo in versione video:
Beppe Lelj: “Preso il gol subito, man mano che passava il tempo si faceva sempre più fatica. Sono venuto a vedere più il Ravenna per mio figlio, Tommaso, per vicissitudini varie non sono più giunto al Menti perché è più uno strazio”.
Antonioli (allenatore Ravenna): “È una vittoria che ci dà continuità in un campionato per noi difficile il cui traguardo è la salvezza. Oggi abbiamo meritato la vittoria nonostante il Vicenza abbia grandi singoli e abbia avuto predominio territoriale ma i miei ragazzi si sono sacrificati e penso che il 2-0 sia giusto. Credo che il Vicenza valga molto di più ma i problemi esterni la stanno condizionando troppo e noi siamo stati bravi a sfruttare questo momento. Forse devono ancora calarsi mentalmente in una categoria dove la fantasia e i singoli contano poco”.
Capitanio (difensore Ravenna): “Vincere qui è una cosa strana, la partita è stata bellissima. Al Menti con un pubblico così è tutto fantastico. Abbiamo avuto più cuore, siamo un gruppo unito e umile. Al Vicenza manca il cuore biancorosso. Il Vicenza non è un gruppo e questo incide tanto. Spero un giorno di tornare”.
Tommaso Lelj (difensore Ravenna): “La partita si è messa subito bene per noi, il Vicenza ha tenuto il pallino di gioco per lunghi tratti e noi siamo stati bravi. Il cuore un po’ piange. Mio papà ha calcato altri palcoscenici, mi sarebbe bastato un terzo di quello che ha fatto lui. Al Vicenza non manca qualità ma manca fame e attaccamento alla maglia”.
Mister Zanini: “Anch’io oggi pensavo che andasse diversamente ma i gol subiti agli inizi delle frazioni ha sconvolto la gara. Non ci attacchiamo a questo ma subiamo qualsiasi episodio in maniera eclatante. Avremmo avuto il tempo di rimediare ma abbiamo creato solo nel primo tempo con poche conclusioni. Il Ravenna è un gruppo e si salverà grazie a questo. Noi invece non lo siamo per tante ragioni. Evitiamo però il “si salvi chi può” perché sarebbe la fine. La cura è quella di lavorare. Ho visto la squadra anche un po’ giù fisicamente ma penso che il problema sia principalmente mentale. Penso che i giocatori, specie i più esperti, ce la stiano mettendo tutta ma sono situazioni delicate che necessitano ancor più di attributi. La società deve fare la società. Noi siamo il risultato di tutto, il risultato della settimana. A parer mio, tutti devono contribuire alla causa. Io cerco di dare una mano per quel che riesco, se domani arrivasse un altro allenatore non sarebbe un problema: l’imoortante è che il Vicenza ne esca”.
Giacomelli: “Le cose non stanno andando bene, eravamo convinti di poter fare una grande gara. Non riusciamo a fare quello che vorremmo fare. La colpa è solo nostra, anche se a livello di uomini e giocatori è un grande gruppo. Dobbiamo tirare fuori gli attributi, è l’unica soluzione per uscirne. È facile parlare dopo un 2-0, complimenti al Ravenna ma non commento le dichiarazioni degli altri. Noi siamo il Vicenza e non possiamo stare dove siamo ora in classifica. Siamo a disposizione della società, dobbiamo parlare di meno e fare di più, dobbiamo svegliarci”.