Dopo 7 fatiche il Vicenza cade contro la Reggiana. Primo tempo propositivo, ripresa da dimenticare con i padroni di casa che hanno trovato il gol al 79′ con Riverola. Queste le principali dichiarazioni dopo la gara del Mapei Stadium:
Tassi: “Abbiamo giocato a viso aperto il primo tempo -avendo anche un paio di ghiotte occasioni- e in controllo fino al 20′ della ripresa. Poi siamo andati in difficoltà e il nostro momento no è combaciato con il loro gol. Loro si sono alzati, noi abbassati e non ripartivamo più. Il gol? Valentini mi ha detto che senza deviazioni ci sarebbe arrivato ma forse ci sono stati addirittura due tocchi. Siamo venuti qui consapevoli della forza della Reggiana perché è squadra da ben altra posizione in classifica. E’ la prima partita intera da maggio, cerco di farmi trovare pronto ma la condizione crescerà. Davanti non sbaglia nessuno quindi da domani prepariamo già la trasferta di Fermo”.
Turi: “Ho giocato una discreta partita, mi dispiace però perché speravo di debuttare con una vittoria. Purtroppo abbiamo perso ma ci faremo a partire dalla prossima con un’altra marcia. Abbiamo iniziato molto bene, poi non sappiamo cosa sia accaduto, ne parleremo in settimana. Ci daremo da fare, come sempre”.
Colombo: “Sembravamo in attesa di subire il colpo letale. Me ne rendevo conto e per questo motivo ho fatto qualche cambio per tenere più alta la squadra. Noi siamo riusciti a cambiare l’inerzia della gara, avremmo dovuto avere una mentalità diversa. Abbiamo dato forza a una squadra buona ma con difficoltà che veniva da un brutto periodo e poteva avere i nervi tesi. Non so dove iniziano i loro meriti e dove finiscono i nostri demeriti. Una piccola reazione dopo il gol c’è stata ma abbiamo palesato diverse difficoltà nell’imbastire l’azione. Anche con i centrocampisti non siamo riusciti a creare un’azione degna di nota o abbassare la Reggiana: l’unica soluzione era quel lancio lungo che non prendevamo mai. Dopo una serie di errori ci siamo quasi fatti gol da soli dopo aver concesso già tantissimo, il gol a quel punto era nell’aria e gli scossoni con gli innesti stavolta non hanno funzionato. La Reggiana non è uno squadrone ma forse non lo siamo nemmeno noi, ci serve un bagno di umiltà. Spero che passando per queste battute a vuoto si possa crescere”.