Alla fine il ruolo del direttore sportivo lo ricoprirà Riccardo Guffanti, il punto di riferimento per la parte tecnica di Boreas Capital. Fin da subito ci è sembrata la soluzione più logica, e onestamente ci era poco comprensibile del perchè si andasse a cercare un altro ds che in ogni caso si sarebbe dovuto confrontare con l’ex osservatore dell’Udinese. Guffanti, che è ancora a Vicenza e ci resterà anche domani, non ha ancora firmato ma lo farà entro venerdì, ci tiene a precisare alcune cose. ” Sono stato presentato come consulente di Boreas Capital, come l’uomo di riferimento per la parte tecnica, ma io sono un direttore sportivo – sottolinea Guffanti – il ruolo di consulente l’ho svolto nella prima parte della trattativa quando mi è stato chiesto di valutare l’organico del Vicenza, le caratteristiche dei giocatori e inevitabilmente da chi si sarebbe potuto ripartire e da chi no. Da fuori immagino che tante cose non siano sembrate chiare perché in questa fase ci sono due carri che devono lavorare in sintonia e non è facile, ma bisogna rimboccarci le maniche e lavorare perchè rispetto alle squadre concorrenti siamo in netto ritardo “.
Guffanti, che ha legato il suo nome all’Udinese per aver lavorato per sei anni nell’area scouting del club friulano, a breve sarà ufficialmente il nuovo direttore sportivo del Vicenza dopo che nei giorni scorsi la dirigenza berica aveva cercato nel ruolo altre soluzioni con Guffanti che, nel caso, avrebbe ricoperto la carica di direttore generale. “ E’ vero – conferma Guffanti – l’idea iniziale era quella, ma il mio ruolo è quello di direttore sportivo e in un momento in cui la situazione economica del Vicenza costringe a limare sui costi, si è pensato di poter andare avanti con un figura unica. Poi più avanti magari ci potrà essere spazio anche per un direttore generale, ma è una cosa che verrà valutata con calma “. Tempo da perdere invece non ce n’è nella costruzione del nuovo Vicenza. “ Partiamo in ritardo e purtroppo molti giovani bravi si sono già accasati – spiega Guffanti – ma il Vicenza, pur in Lega Pro, è una società importante che ha grande tradizione, una piazza dove sono sicuro che molti giocatori verranno molto volentieri. L’idea è quella di costruire un gruppo con sei, sette giocatori di esperienza e di circondarli di giovani promettenti che abbiano voglia di emergere. Edera? Non l’ho trattato, ma rappresenta il tipo di giocatore che mi piacerebbe portare a Vicenza. La cosa importante è che finalmente siamo partiti, adesso l’importante è scegliere i profili giusti cercando di sbagliare il meno possibile “.