Come mai un tifoso del Bologna impegna ore di lavoro e denaro per costruire un modellino dello stadio Romeo Menti, campo di gioco degli eterni rivali di Vicenza? La risposta è sempre la stessa e ci riporta agli anni sessanta, quando migliaia di ragazzini che collezionavano e scambiavano con gli amici le mitiche figurine Panini. C’erano quelli che piuttosto banalmente si innamoravano delle vittorie dei grossi club metropolitani e chi invece subiva il fascino delle storiche battaglie per la permanenza in serie A delle squadre provinciali. Anche il nostro amico Fabio Galletti – pur mantenendo la sua cristallina fede per la squadra felsinea che proprio in quegli anni vinse il suo settimo scudetto tricolore – ha provato una forte simpatia per due squadre pur considerate da sempre rivali, Il Lanerossi Vicenza e la Spal. D’altra parte, come rimanere indifferenti alla bellezza della maglia biancorossa con la R sul cuore, per campioni come Cinesinho, Paolo Rossi e Roberto Baggio?
Buongiorno Fabio, raccontaci come è nata l’idea di costruire questo modellino dello stadio intitolato al grande Meo Menti …
Buongiorno a tutti voi. E grazie dell’ospitalità. L’occasione è nata dalla mia amicizia con il grande storico del Bologna Luciano Brigoli, che mi ha fatto conoscere Stefano Dal Maso, un grande collezionista vicentino che vive a Bolzano. Parlando con quest’ultimo, ho avuto modo di parlare dei trascorsi delle nostre amate squadre e del mio hobby di costruire modellini in polistirolo. Avevo appena realizzato quello dello Stadio Dall’Ara con la curva Bulgarelli e così è nata l’idea di costruirne anche uno del Menti. Inizialmente avevo pensato di realizzare solo la particolarissima facciata d’ingresso in stile fascista, poi invece Stefano mi ha stimolato a completare l’opera, anche perché lavorando con un materiale poco duttile mi sarebbe riuscito più facile costruire la struttura geometrica degli spalti del vostro stadio. Come riferimento ho utilizzato la documentazione fotografica degli anni sessanta … mi faceva piacere immortalare il Menti nel periodo della Nobile Provinciale dei vent’anni consecutivi in serie A ….
Quanto tempo hai impiegato per terminare questo lavoro?
Beh … direi circa quattro mesi. A parte la struttura in polistirolo, ho realizzato anche l’impianto di illuminazione interno e quattro fari all’esterno. Si lavora molto di fantasia …. magari utilizzando anche materiale di recupero. Per le luci per esempio ho smontato le catene luminose che si usano a Natale o ai matrimoni, quelle alimentate a batteria … per non avere fili a vista che potessero disturbare l’armonia del modellino.
Scusa la curiosità … ma che lavoro fai nella vita?
Ho sempre lavorato come tornitore in un’importante azienda metalmeccanica di Bologna e ora mi godo la meritata pensione. Ecco spiegata la mia buona manualità …
A fronte di tanto impegno è purtroppo mancata l’occasione di dare visibilità al tuo bellissimo lavoro qui a Vicenza…
Si … è vero. L’idea era quella di presentare il modellino in occasione della festa per la salvezza in serie B del Vicenza … o magari ancora prima durante le due belle celebrazioni per i 40 anni del Real Vicenza e i 20 anni della Coppa Italia. Purtroppo non è stato possibile …. per me sarebbe stata una grande gratificazione partecipare con il mio lavoro a una di questi eventi.
Il Vicenza ahimé è precipitato in Lega Pro e si sta cercando di salvarlo dall’onta del fallimento …
Si, e mi dispiace molto. Guarda, premettendo che lo scudetto è una faccenda riservata a un paio di grossi club, ormai anche la massima serie si è livellata verso un livello più basso. Sinceramente trovo più affascinante partecipare alla lotta per la salvezza che a un’anonima stagione nelle posizioni di mezzo. Non prendermi per pazzo, a me piacciono le emozioni!!! E te lo dice uno che tifa Bologna da sempre … anche in serie C!!
Hai altri progetti nel cassetto?
Dopo quella del Bologna, sto realizzando la mascotte del Vicenza sulla base della famosa cartolina degli anni sessanta … quella con il disegno di una bella ragazza bionda e una pecorella. Anche qui si aguzza l’ingegno … una Barbie e della carta per la maglia … e il gioco è fatto. Faccio lo stresso anche con le vecchie sagome dei giocatori del biliardino … insomma io non mi annoio mai!
Grazie Fabio della gentile disponibilità e ancora tanti complimenti per i tuoi lavori. E’ sempre bello vedere che al di là dell’attaccamento sentimentale alla propria squadra del cuore esiste ancora il rispetto per il valore delle squadre cosiddette provinciali. Lo ripeto sempre, il tifo non è rappresentato solo dalla partecipazione alle partite ma soprattutto dalla custodia e la valorizzazione della storia e dei ricordi che ad essa appartengono.