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Nelle speranze dei tifosi del Vicenza l’assemblea dei soci di Vi. Fin. Spa, la finanziaria che detiene le quote di maggioranza del club berico, che si è tenuta oggi allo stadio Romeo Menti avrebbe dovuto risolvere definitivamente la crisi societaria che la società di via Schio sta vivendo dopo la retrocessione in serie C. In realtà c’è stato un altro rinvio a lunedì prossimo, ma dire che l’incontro di oggi non abbia portato a niente di nuovo sarebbe sbagliato. Il primo punto importante è che la maggioranza dei soci presenti oggi al completo con l’avv. Fabio Sebastiano a rappresentare Alfredo Pastorelli, ha giudicato positivamente l’offerta presentata dall’amministratore delegato di Boreas Capital Francesco Pioppi. “ Ci sono degli aspetti legali e tecnici che devono essere approfonditi – ha spiegato al termine l’avv. Sebastiano – ma posso dire che la proposta è stata giudicata positivamente in un ambiente del tutto sereno e cordiale. Il presidente di Vi. Fin. Marco Franchetto ha preso atto della situazione e ha posticipato ogni determinazione di volontà probabilmente a lunedì prossimo quando i soci dovrebbero ritrovarsi per prendere una decisione “. Aspetti ed elementi da approfondire quindi, ma anche una necessità di ricompattare e di modificare la compagine di Vi. Fin. che probabilmente resterà con una quota minoritaria con Boreas Capital nel caso l’holding lussemburghese acquistasse il Vicenza calcio. Entrando nello specifico sono due i soci di Vi. Fin. che non sono convinti della proposta presentata da Boreas Capital e potrebbero quindi chiedere di uscire dalla finanziaria vicentina, nomi che non sono stati resi noti ma che non rispondono a quello di Pastorelli che, da quanto è trapelato, è pronto a fare la sua parte pro quota. Un contesto in cui si può affermare che un passo in avanti è stato compiuto, ma che la fumata bianca non è certo dietro l’angolo. Boreas ha confermato di accettare positivamente che i soci di Vi. Fin. che decideranno di restare prendano il 25, massimo 30 per cento, della nuova società (da un 2 a un massimo di 5 per cento di quote a testa), andando di conseguenza ad acquisire il 70- 75 per cento delle quote azionarie. Il problema resta il pochissimo (sempre meno) tempo a disposizione con il 26 giugno, prima scadenza dei pagamenti previsti dalla Lega, che incombe, e la necessità di risolvere e chiarire gli ultimi aspetti tra i soci della finanziaria vicentina la cui composizione sarà molto probabilmente modificata rispetto all’attuale proprio in funzione della trattativa in corso con Boreas Capital. Difficile prevedere se lunedì si arriverà alla chiusura della trattativa, di sicuro oggi qualche passo in avanti è stato fatto.

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net