Mentre la Lega Pro si appresta a vivere nel weekend le final four per decretare la quarta a salire in Serie B, fuori dai campi sono stati stabiliti i criteri per partecipare alla prossima edizione del terzo campionato italiano. Per iscriversi alla Serie C -come tornerà a chiamarsi- si devono rispettare criteri economico-finanziari, infrastrutturali, sportivi ed organizzativi. Il primo paletto, quasi scontato, è la domanda di ammissione da presentare entro il 30 giugno corredata dalla quota associativa e da quella di partecipazione (non sanabili in un secondo momento) che per il Vicenza -non avendo partecipato alla Lega Pro che si sta ultimando- è di 105mila euro, di cui 75 alla fine di questo mese. A ciò si unisce la garanzia da fornire alla Lega di 350mila euro. Queste non sono le uniche cifre da corrispondere alla Serie C. Durante l’anno infatti l’importo della garanzia salirà al superamento di determinati importi sui compensi contrattuali lordi dei tesserati (50% in più rispetto all’eccedenza dei 2 milioni, addirittura 100% in più dai 3). La Serie C inoltre si trattiene dalla cosiddetta mutualità rispettivamente 516mila e 774mila euro in caso di promozione diretta o tramite playoff al termine della stagione mentre se il Vicenza disgraziatamente retrocedesse subito in D non otterrebbe contributi dalla C per tre anni.
Le scadenze più impellenti riguardano invece lo stadio (che non potrà contenere meno di 1500 persone) con la documentazione che dovrà essere formalizzata entro il 20 giugno. Entro il 16 le società devono trasmettere alla Lega Calcio tutto ciò che riguarda i tagliandi, il manto erboso, l’illuminazione e le dotazioni di sicurezza. Tra gli aspetti più burocratici (censimenti, organi statuari…) si aggiungono il codice di autoregolamentazione e l’adesione incondizionata al codice etico di categoria, rispettato anche da tutti i calciatori tesserati. La stagione in C del Vicenza -almeno fuori dal campo- è già iniziata.