Il Vicenza, dopo sole tre stagioni, lascia mestamente la serie B, perdendo senza appelli anche a Cittadella e retrocedendo di fatto in Lega Pro. Queste le dichiarazioni dell’allenatore biancorosso Torrente, unico a presentarsi ai microfoni, al termine della gara:
“Giornata triste. Dispiace per i nostri tifosi che non meritavano questo. Una prestazione “no”, in cui a livello mentale abbiamo pagato la sconfitta di Verona. Squadra molto fragile a livello mentale e caratteriale. Quando sono arrivato sapevo che sarebbe stato difficile, ma avevamo iniziato bene; la sconfitta di Verona ha invece spento la luce. Durante queste settimane ho scoperto che molti giocatori a partire da Ebagua avevano problemi a livello fisico e le partite ravvicinate hanno acuito i problemi. Mi aspettavo una partita diversa anche a livello di orgoglio ma invece non è stato così. La realtà è che la prestazione non è stata quella che ci aspettavamo anche se non credo assolutamente sia perché la squadra non ci ha creduto. Se mi sono sentito lasciato solo? Per l’allenatore è sempre così, soprattutto quando si perde. Ho tentato il “miracolo” perchè qui a Vicenza c’è tradizione e storia e pensavo di potercela fare, ma i problemi a livello fisico di un centravanti come Ebagua che dovevamo valutare giorno per giorno e il fatto di dover pesare il lavoro per non rischiare altri infortuni ci hanno penalizzato. Purtoppo nelle partite importanti si è vista la fragilità mentale di questa squadra. Personalmente cercherò di chiudere bene la stagione preparando la partita di giovedì con quelli che si sentono motivati a giocare fino in fondo.
La tifoseria? Sono stati straordinari. Una tifoseria da Serie A. Per questi tifosi un Vicenza in Lega Pro proprio non esiste, ma questa purtroppo è la realtà.”