La sconfitta con la Ternana ha portato in dote scenari nefasti per il futuro biancorosso. I tifosi vogliono vederci chiaro, vogliono capire che ne sarà della squadra per cui batte il loro cuore. Una passione che loro non abbandoneranno mai. Vi ricordiamo che potete scrivere a redazione@biancorossi.net inviandoci le vostre opinioni, i vostri consigli e le vostre domande. La redazione si riserverà il diritto di non pubblicare o censurare testi e parole non ritenuti idonei.
Spett.le Biancorossi.net,
scrivo nel caso intendiate dedicare un po’ di spazio alle opinioni dei tifosi dopo la partita con la Ternana.
Dopo l’ennesima sconfitta interna nell’ennesimo scontro diretto della stagione, riflettevo su come questa squadra e questa società, pur chiamandosi Vicenza Calcio, non ha nulla a che fare con il vero Vicenza Calcio, e seppur soprannominata Lane non ha nulla a che fare con il vero Lane. Il vero Vicenza ha cessato di esistere più o meno 15 anni fa, e il grande pubblico innamorato di questi colori è tale perchè ha conosciuto il calcio a Vicenza prima dell’era Cassingena.
Qualsiasi squadra e qualsiasi tifoseria vivono momenti di difficoltà e di gioia, alternano delusioni a vittorie, cadute a risalite, e così è stato per il Vicenza nella sua storia dal 1902. Negli ultimi 15 anni però la Nobile Provinciale si è trasformata in un’entità in grado solo di perdere. Se ci pensate, la sconfitta è diventata l’abitudine e l’umiliazione la regola. Questa “entità”, nelle sue componenti societarie e tecniche, ha collezionato 4 (quasi) retrocessioni in 15 anni, di cui 3 (quasi) negli ultimi 6. Ha perso tutto ciò che si poteva perdere: i playout del 2005 con la Triestina, i playout del 2012 con l’Empoli (e come: 0-2 ad Empoli nel ritorno poi rimontato fino al 3-2, con rigore sbagliato alla fine!), i playoff di due anni fa col Pescara (in un’annata in cui sono andate tutte dritte, comunque si è perso), per non dimenticare l’eliminazione in casa ai rigori col Savona nei playoff di Lega Pro. In mezzo, escludendo appunto l’annata-Marino, un 11° posto in serie B è stato il miglior piazzamento. Anonimato puro. E quel che è peggio, in questo disastro, è non essere riusciti a far tesoro degli errori commessi: pur avendo avuto la fortuna (o il merito, secondo alcuni) di essere stati ripescati/riammessi/reintegrati, non si è mai dimostrato di saper sfruttare l’opportunità, e la sconfitta è rimasta l’unica costante. L’ultimo insperato ripescaggio (una manna dal cielo sia sportiva che economica) oggi, a soli tre anni di distanza, ce lo siamo già bello che fumato.
Quest’ultimo anno è la ciliegina sulla torta. L’entità perdente ha raggiunto l’apice ed ha trovato completezza in una stagione che anzichè un campionato ha rappresentato un suicidio. Dai Palloni d’Oro siamo passati ai palloni gonfiati che con atteggiamenti infantili, spocchia, arroganza, incompetenza ed una buona dose di masochismo hanno (quasi) decretato la fine di 115 anni di storia. Se l’anno scorso a queste persone si riconosceva (giustamente) il merito di aver salvato l’entità dal fallimento, ora gli si può evidentemente attribuire il demerito di aver sbagliato tutto quanto fosse possibile sbagliare, prolungando di un anno l’agonia e la sindrome del perdente (ormai al Menti festeggiano tutti gli avversari).
Infine, penso sia ora di finirla con il disco rotto di ogni fine campionato, che bisogna salvarsi a tutti i costi se no l’anno dopo si fallisce: l’anno scorso Lerda ha compiuto il vero miracolo salvando in qualche modo la baracca, ma anche questo non è servito da lezione, e la squadra quest’anno è stata ulteriormente indebolita. Questi avevano già cominciato un po’ di mesi fa a mettere le mani avanti sostenendo che i soci si erano defilati (chissà perchè) quindi, anche in caso di salvezza, l’anno prossimo – fidatevi – sarebbe stato l’ennesimo campionato alla canna del gas, con qualcuno sempre pronto a ricordare che mancano i soldi, e con la conseguente inevitabile sequela di sconfitte. Il film è questo.
Io amo il Vicenza, ma questo non è il Vicenza. Personalmente disconosco questa entità che non merita di rappresentare i colori e il blasone della Nobile Provinciale. Penso sia ora di finirla di prendere in giro la gente – gente che di calcio ne capisce, oltretutto -. E se l’unico modo di “finirla con sta m….” – come cantano gli Ultras – è fallire, bene, che fallimento sia. E che si possa ricominciare, sempre con pochi soldi magari, ma con passione e un po’ più di umiltà.
Carlo
Comunicato MBR.
La matematica ancora non ci condanna, ma noi ci portiamo intanto avanti. Il Vicenza non siete voi, il Vicenza è tutt’altra cosa. Il Vicenza è fatto di persone che amano ed hanno amato questi colori. Lunghe trasferte sotto il sole e la pioggia, pomeriggi sottratti alla famiglia per seguire una squadra che rappresenta un territorio MAGNIFICO. E quando impossibilitati a seguirne le gesta sportive,ci si attaccava alla radio, e guai a parlarci sopra. Il Vicenza non siete voi, il Vicenza è tutt’altra cosa. Il Vicenza, è fatto di giocatori che anche nella sconfitta sanno di aver dato tutto per questa maglia, uomini con dignità e valori a voi sconosciuti…… Il Vicenza non siete voi, il Vicenza è tutt’altra cosa. La società Vicenza calcio 1902 (115 anni di storia calcistica ) è fatto da persone umili, che sanno sbagliare, e dai loro errori trarne giusti insegnamenti. Adesso il minimo che ci aspettiamo da questo manipolo di personaggi sono le scuse pubbliche, la consegna delle chiavi del Menti al custode, e se possibile, la loro dipartita in maniera silenziosa. Il Vicenza non siete voi, il Vicenza è tutt’altra cosa. Portate pure i SACRI libri contabili in tribunale e togliete il disturbo. Lasciateci però il nostro essere TIFOSI, lasciate se potete intatti 115 anni (meno gli ultimi 13) di storia Biancorossa. La nostra passione per questa bellissima storia a tinte Biancorosse vi seppellirà ovunque voi siate. Dovunque sarà il Vicenza nella stagione 2017/18 la, ci saremo anche noi, con la nostra passione ed il nostro tifo.
IL VICENZA NON SIETE VOI, IL VICENZA E’ UN’ALTRA COSA.
Team MBR
Buon giorno redazione di Biancorossi.net
Vi scrivo all’indomani di Vicenza-Ternana come penso molti tifosi staranno facendo. Lo faccio come valvola di sfogo anche se non starò qui a scrivere le solite cose che negli ultimi mesi sono state scritte e riscritte da più parti come non l’avere preso una punta,tre allenatori o 5 portieri…. Un 25 Aprile di qualche anno fa,ma non troppo lontano,in quel del cinema PatronatoXIII perdemmo a mio avviso un occasione e lo dico da tifoso che aderì alla Nobile Provinciale,un occasione che non so se tornerà.Quel giorno eravamo in tanti presenti ma di fatto in pochi aderimmo e infatti tutt’oggi la Nobile non esiste.Pensai in cuor mio che poteva nascere un qualcosa di nuovo che per una piazza come la nostra con un potenziale anche numerico buono poteva essere una scelta innovativa anche per il paese in cui viviamo.Ma era nella mia mente bacata e un pò visionaria. Penso che chi tifa per una squadra provinciale che rappresenta la sua città e provincia non tifa per 11 uomini che corrono dietro a un pallone come erroneamente amano definire quelli che osteggiano questo gioco. Parliamo di un qualcosa di sociale che unisce la gente,uomini e donne e che nell’azionariato popolare vedrebbe la sua massima espressione.Ora non so se c’è ancora margine per un discorso simile ….Quel giorno non ci e mi chieserò organi vitali all’iscrizione ma un atto di fede…di metterci il cuore quello si!!! Adesso penso ci siano due cose che potrebberò peggiorare il quadro della situazione che dopo gli ultimi 15 anni sembra quasi impossibile possa esistere, e cioè che l’arroganza del Sig.Pastorelli a cui inizialmente e erroneamente anche io diedi credito iscriva la squadra in terza serie o che per l’ennesima volta…..non riesco nemmeno a scrivere la parola RIPESCAGGIO…
Vi ringrazio per lo spazio che sempre lasciate a noi tifosi e FORZA LANE A PRESCINDERE DALLA CATEGORIA!!!
Davide da Vicenza
UN GIORNO ALL’IMPROVVISO MI TROVO IL LEGA PRO… IL CUORE MI BATTEVA… NON CHIEDERMI PERCHÉ… Potrebbe essere il titolo di una canzone da canticchiare tra noi… Meno di dieci mesi fa c’ero anche io davanti a quel balcone nel cuore di Corso Palladio a festeggiare la fine della gestione Cassingena e ad accogliere Alfredo Pastorelli alla guida del mio Lane. La tifoseria ha subito risposto alla grande con quasi 6000 abbonati e si è cominciato a costruire qualcosa che oggi come oggi abbiamo il dovere di giudicare. Tutti adesso si chiedono cento mille domande, tutti si chiedono perchè e nessuno forse darà mai una risposta. Da quello che risulta a noi VI FIN si è sciolta come neve al sole e quello che tutti chiamano Presidente ha continuato verso la sua strada. Forse è troppo facile giudicare adesso ma questo signore arrivato a Vicenza per motivi extra calcistici NON HA INDOVINATO PRATICAMENTE NULLA. Ha fatto costruire la squadra a un direttore sportivo ( Tesoro ) che ovunque ha fallito e che ancora oggi a Lecce è persona non gradita, si è circondato di consiglieri sportivi ( Capuzzo ) che oltre a non capire nulla di calcio si permette di deridere e prendere in giro ogni singolo tifoso del Lane. Tutto questo ha portato una gestione tecnica ridicola e comica. Gli acquisti di Fontanini e Fabinho, le cessioni di Galano e Raicevic, i sei portieri in rosa, il mercato di riparazione hanno fatto che il nostro Lane sia ridotto così. Si è provato a cambiare mister, via il racconta storie di Bisoli e dentro mister Torrente che a Salerno e Cremona ha fatto più danni che le buche sull’asfalto di Roma. A gennaio serviva non una ma due punte in grado di segnare e invece lo staff tecnico ha preferito non acquistare nessun rinforzo e dedicare risorse e idee alla nuova area hospitalty del Vicenza Calcio fatta e colorata di blu e non su dei colori bianco rossi conosciuti in tutto il Mondo. Errori e scelte che ieri nel tardo pomeriggio hanno presentato il conto. La società non ha messo ne volti ne dichiarazioni anzi ha preferito mandare Vigorito e Giacomelli tanto tra due mesi nessuno dei due sarà ancora in città. Una società che non ha nemmeno saputo dire una parola a favore di quei 2000 grandi tifosi che hanno passato il primo Maggio non con parenti e figli ma al Bentegodi a farsi prendere in giro da una tifoseria ridicola e incivile. Ripartiremo di sicuro, meglio una serie D fatta con idee e progetti che una Lega Pro fatta con una squadra imbottita di giovani tanto per far trascorrere dieci o quindici anni. Morale.. Speriamo che Alfredo Pastorelli passi l’estate in barca a pescare al largo di Orbetello, che il ds Tesoro vada in vacanza a Lecce e nel tragitto riporti a Perugia Fabinho, e infine che il signor Capuzzo vada a fare il consulente a Verona o Brescia… Tutto questo perché noi ripartiremo e non permetteremo a nessuno di cancellare oltre un secolo di storia.. e saremo sempre lì al tuo fianco LANE con la nostra sciarpa al collo e insegnando ai nostri figli cosa significa essere LANEROSSI VICENZA. Cristian Lotto
Buongiorno,
Ormai siamo all’epilogo di questa stagione, alcune settimane fa avevo scritto che avremo fatto dagli 8 agli 11 punti nelle ultime sei giornate, ma a quanto pare ero stato troppo ottimista (4 finora e ne mancano 2). A questo punto si potrebbero fare tante considerazioni, dalle scelte tecniche discutibili, ad un mercato miserello, ad un presidente che sembra più il proprietario di una discoteca di Rimini, ma che in fin dei conti ci ha provato ed è stato l’unico che con buona volontà ed incompetenza si è fatto carico dell’onere di salvare una società che era già fallita e via discorrendo. Mi vorrei discostare da tante considerazioni che possono essere comuni e facilmente condivise.
Io tifo questa squadra, esprime i colori della mia città ed ha una storia che seguo con orgoglio da bambino. Ecco questo è il punto. Io rimarrò biancorosso e comunque vada, la mia vita non cambia, casomai viene rallegrata da qualche domenica vincente, ma questi giocatori che mediamente nella loro carriera hanno 10 anni di attività, dopo tornano ad essere delle persone comuni. Questi calciatori non hanno veramente capito che, siano essi più o meno scarsi, se riescono a “fare squadra” le lacune del singolo possono essere colmate ed in ogni squadra in cui si trovino a giocare possono fare “la storia”. Ecco, ritengo che a Vicenza abbiano perso un’occasione importante (se non l’unica) e questo non lo hanno capito veramente. Aggiungo anche, che questi personaggi, portano una società storica non solo in serie C, ma al rischio fallimento. Tre cambi di allenatore, una situazione societaria non compresa appieno dagli stessi giocatori che avrebbero potuto “salvare la storia” per “passare alla storia” loro stessi. Ecco che l’unica conclusione che rimane è: a questa squadra manca “l’intelligenza per comprendere” e di fronte a ciò, umanamente, nulla possiamo fare noi tifosi. Dante scriveva: “non ti curar di loro, ma guarda e passa”.
Purtroppo sono passati per Vicenza.
Federico Fracaro
Ciao a tutti,
In qusti giorni di infinita tristezza per le sorti del Lane stavo un pò come tutti pensando agli scenari futuri e poco rosei che potrebbero coinvolgere noi apassionati, nel cercare una soluzione che sia plausibile mi riesce difficile scindere le vicende legate allo stadio da quello che potrebe essere il futuro della società calcistica. Mi sembra che anche realtà come Venezia abbiano legato il nuovo progetto sportivo ad un progetto di costruzione di un nuovo stadio, nel calcio moderno avere lo stadio di proprietà è diventato indispensabile per questione di bilancio(valore dell’immobile) e di entrate axtra derivanti da tutte le attività che lo stadio può ospitare. Vi chiedo in che direzione si sta muovendo l’amministrazione vicentina? sono ormai decenni che la situazione sembra impantanata e non si sentono voci,se non in campagna elettorale, che riguardano la costruzione dello stadio. Sono seguiti de i fatti ai discorsi fatti dal presidente Pastorelli o si trattava anche in questo caso di campagna propagandistica?
Battistin Nicola
Come sempre Forza Lane supereremo anche questa!