In settimana si era concesso qualche mezza verità condita da qualche visione personale di quanto successo alla guida del Vicenza. Oggi invece mister Cagni si è concentrato più sulla partita di domani specificando fin da subito che “dopo lo Spezia mi tocca un altro incrocio del destino, spero vada bene nella stessa maniera, magari però senza prendere gol ad inizio partita”. Quanto all’importanza del match rincara quanto già affermato, lasciando tutte le pressioni al Vicenza: “Bisoli caricherà una squadra che deve vincere”. Inserendo spesso il suo dialetto bresciano, la sua proverbiale captatio benevolentiae e gli aneddoti della sua carriera si è concentrato in particolare sulla sua squadra: “Quando sono arrivato a Brescia mi sono dato 15 giorni per capire il gruppo dal punto di vista psicofisico. Una volta raggiunto l’obiettivo primario cercherò di trovare la risposta tecnico-tattica che solo il campo mi può dare, e non certo i “giocatori del giovedì”, quindi mi serve anche la partita di Vicenza per capire la squadra e come muovermi. Intanto settimana scorsa ho ottenuto dalla squadra 45′ all’intensità che volevo io, al Menti ne voglio 60. Ho visto molti passi in avanti, adesso sono in attesa di vederli sul campo”.
L’attenzione poi si sposta sul Vicenza: “Così come Verona siamo vicini geograficamente ma c’è solo attrito di campalinismo che ai miei tempi, specie per quanto riguarda i tifosi, non c’era: in ogni caso il vero derby è con l’Atalanta. Ho visto la loro ultima partita, il 3-1 del Matusa non fa testo: fino al gol “non bellissimo” dell’1-0 meritavano loro e non certo il Frosinone. Sanno giocare a pallone ma cambiano tra casa e trasferta: giocano meglio fuori perché hanno qualità, al Menti giocano un po’ peggio perché devono tirare fuori l’aggressività. Noi sappiamo chi incontriamo, loro no quindi dobbiamo sfruttare questo vantaggio”. La conferenza si chiude con il mantra di questi giorni: “Sono molto sereno, i ragazzi hanno lavorato bene in campo. E’ semplicemente una partita di calcio, non dobbiamo essere preoccupati. I ragazzi devono darmi tutto così capisco dove sbagliamo. Le responsabilità tecnico-tattiche sono solo mie, loro hanno il semplice compito di essere contratti”.
Imbeccato sulla formazione non si sbottona troppo: “Gli unici sicuri del posto sono Arcari, Mauri e Caracciolo. Degli altri ancora non lo so, ho diverse soluzioni. Pinzi è convocato e quindi ho ancora più dubbi della settimana scorsa”. A tal proposito, rientrano dalla squalifica Coly e Blanchard, gli unici assenti dunque saranno gli indisponibili Somma, Dall’Oglio e Calabresi, oltre a Ndoj impegnato con la nazionale albanese.