Amelia: 6 – Fino all’ingresso in campo di Manaj il suo impegno è piuttosto limitato. Viene sorpreso sul suo palo nel gol, ma il tiro è forte e preciso e bisogna anche dare i giusti meriti all’attaccante albanese che indovina il jolly.
Zaccardo: 7 – Nella serata dei tanti ex campioni del mondo lui scodella un preciso cross di sinistro che Ebagua trasforma nel gol del pareggio. Supplisce all’espulsione di Orlando proiettandosi spesso in avanti sulla sua fascia di competenza e guidando l’arrembaggio finale.
Adejo: 7 – Se il Vicenza resta in partita senza affondare lo si deve al suo prodigioso recupero su Manaj che, con il Pisa già in vantaggio, si invola tutto solo verso Amelia, ma non resiste al prepotente ritorno del nigeriano che viaggia al doppio della velocità. In molti fuori, ma supponiamo anche in campo, dopo quell’intervento miracoloso hanno pensato di potercela ancora fare…
Esposito: 6,5 – Complice un Pisa poco propenso a sbilanciarsi in avanti non ha grosse difficoltà a contenere Masucci quando l’attaccante si presenta dalle sue parti. Il fatto poi che D’Elia spinga meno del consueto gli è di aiuto.
D’Elia: 6 – Freno a mano tirato per buona parte della gara. Inizia con buon piglio ma poi forse si rende conto di non essere ancora pienamente ristabilito, decidendo di rimanere sulle sue. Sul gol di Manaj la marcatura è rivedibile.
Gucher: sv – In campo per mezz’ora di cui almeno quindici minuti per permettere ad Urso di scaldarsi per prendere il suo posto. Di fatto la sua partita era già finita prima per il colpo alla schiena subito. (dal 34′ Urso: 7– A fine primo tempo gli altoparlanti dello stadio intonano la canzone di De Gregori “La leva calcistica del ’68”, un segno del destino? Sta di fatto che Ciccio non ha paura di tirare il calcio di rigore e battezza il suo primo gol in maglia biancorossa con un tiro potente e preciso che può valere una stagione)
Rizzo: 6 – Nel primo tempo gli toccano molti palloni nella fase di impostazione del gioco che non è esattamente la sua specialità e gli fa difetto la precisione. Nella ripresa mette la ruvidezza necessaria a far capire ai compagni che non si molla (dall’ 82: Vita sv – in settimana non si era potuto allenare al meglio, entra per l’assalto finale e “vince” la sua fetta di partita)
Orlando: 5,5 – Fino all’espulsione non era stata la migliore delle sue prestazioni. Il primo cartellino giallo però nasce dalla scatenata fantasia di Abisso, mentre sul secondo l’ingenuità è tutta sua. Per fortuna tutto è bene quel che finisce bene…
Signori: 6,5 – In posizione di “falso dieci” pare divertirsi un sacco. Rifiniture di qualità per Bellomo e De Luca che purtroppo non trovano il gol, e in mezzo il solito lavoro prezioso di cucitura tra reparti.
Bellomo: 5,5 – Nella prima metà di gara è l’unico a provare qualcosa che somigli lontanamente ad un pericolo per la porta di Ujkani con poco successo; sciupa malamente un pallone d’oro nella ripresa. Viene sostituito immediatamente dopo il gol del Pisa ma già prima non era parso in gran spolvero (dal 65′ Ebagua: 7 – entra e dimostra cosa vuol dire avere un attaccante con centimetri e peso in avanti, in più si intende a occhi chiusi con l’ex compagno De Luca. Già prima del gol si era reso pericoloso dopo uno scambio in area con “la zanzara”)
De Luca: 7 – All’inizio si vede poco, stretto da solo nella morsa Milanovic-Lisuzzo. Ebagua lo libera dall’asfissia e gli apre corridoi dove lui si infila. Spettacolare la rovesciata che costringe Ujkani alla gran parata, guadagna il rigore vittoria e nell’esultanza finale strapazza Pastorelli, ricordando Gattuso con Lippi ai Mondiali 2006….
Bisoli: 6,5 – Si vede che crede nella rimonta e nelle qualità non solo tecniche dei suoi ragazzi. Dopo qualche batosta morale immeritata (leggi Spal e Virtus Entella) stavolta la sorte sorride, ma non arriva per caso bensì grazie ad un ultimo quarto d’ora di gara giocato a tavoletta. Una partita così, insieme al recupero di giocatori fondamentali, può essere (e speriamo lo sia) la svolta per una stagione.