Vigorito: 5,5 – Responsabilità limitate sul gol subito, ma in difficoltà nelle uscite e quando deve giocare la palla con i piedi. Prestazione inevitabilmente condizionata dalla precaria situazione fisica.
Pucino: 5 – Brutta gara. Tanti errori nei passaggi anche banali e non va meglio neanche quando si spinge in avanti, dove non trova mai modo di rendersi pericoloso, sbagliando la misura nei cross. Soffre Vitale e non intuisce il pericolo nel movimento di Busellato nel gol dei granata
Zaccardo: 5,5 – E’ probabilmente il biancorosso che da l’impressione di essere più in partita. Troppo spesso (e non sempre con successo) però deve avventurarsi in dribbling perché non trova compagni liberi. Nel finale sembra accusare la stanchezza e concede qualcosa agli avversari con più “gamba”. Sul gol della Salernitana da centrale forse poteva uscire in chiusura.
Adejo: 5,5 – Alterna interventi efficaci a momenti di svagatezza che di solito non gli appartengono. Nei minuti di recupero gioca quasi da attaccante aggiunto ma senza risultati apprezzabili
D’Elia: 5 – Compleanno amaro per lui che da napoletano (e capitano) perde anche il suo derby personale. Lo stadio resta per un attimo con il fiato in sospeso quando butta fuori la palla lamentando l’ennesimo (ahimé) infortunio muscolare. Porta a termine la partita in condizioni non ottimali e infatti praticamente non combina quasi nulla. In settimana vedremo se il danno è stato almeno contenuto.
Rizzo: 5,5 – La sua interpretazione della gara non cambia rispetto al solito ma con una squadra che sbaglia la partita dal punto di vista dell’atteggiamento mentale e che perde spesso le misure, lui fatica più del solito a cucire e ripartire. In tutto il match comunque rimane suo l’unico (!) tiro in porta dei biancorossi.
Gucher: 5,5 – Mezzo passaggio a vuoto per l’ex capitano del Frosinone che prova ad accendere la luce ma è più abat jour che faro. La fase di palleggio del Vicenza a centrocampo è anche apprezzabile ma raramente finisce per l’essere incisiva. Prova più volte l’imbucata in area ma non si capisce se sia una giocata studiata, perché compagni pronti a ricevere non ne trova mai.
Vita: 5 – Il fatto che Bisoli l’abbia battezzato “incedibile” nel mercato di gennaio, gli ha messo addosso una non indifferente responsabilità. Nello specifico utilizzato come esterno di sinistra oltre ad essere impalpabile in avanti, deve anche sacrificarsi nel raddoppio su Rosina finendo ammonito, ed essendo in diffida pure squalificato nel prossimo match (dal 45′ Signori: 5,5 – in campo nella ripresa per dare maggiore consistenza al centrocampo ma il contributo è minimo rispetto al poco visto nel primo tempo)
Bellomo: 5 – Quando Bellomo passa più tempo a protestare con l’arbitro e con gli avversari invece che a giocare a calcio, Bellomo gioca male. Ne tenga conto per le prossime partite. Pochi uno contro uno vinti e una punizione dal limite malamente sprecata. (dal 75′ Giacomelli: sv – prova a dare il suo contributo in avanti ma nell’ultimo quarto d’ora il Vicenza gioca in maniera confusa e di palloni gliene arrivano col contagocce)
Orlando: 5 – Stavolta il ragazzo buca la prestazione nella fase offensiva e in più ha grosse responsabilità sul gol salernitano non riuscendo a contrastare Busellato all’inizio dell’autostrada che il centrocampista trova fino al cuore dell’area di rigore. (dal 45′ De Luca: 5 – appare, come si suol dire, un pesce fuor d’acqua. Manca l’intesa con i compagni che si spera possa arrivare presto.)
Ebagua: 5 – A parte che da solo in avanti fatica non poco, capita spesso che si allarghi esternamente con il risultato che in area non ci va nessuno. Serata di litigi con il pallone tanto che l’unico tiro (?) in porta lo fa senza quasi accorgersene e ne esce in pratica un passaggio a Gomis.
Bisoli: 5 – Giustifica la squadra per la gara “toppata” dopo molte giocate bene. In questo ha sicuramente ragione, certo che essendo uno scontro diretto è un buco che vale doppio. Al di là del fatto che qualche giocatore sbaglia completamente la gara, anche la formazione iniziale lascia qualche dubbio. Il mercato gli ha lasciato in eredità un giocatore come De Luca, difficilmente utilizzabile insieme agli esterni (che infatti al suo ingresso vengono sacrificati) a meno di rinunciare al trequartista e resta il grave problema del gol che non arriva (i biancorssi hanno il secondo peggior attacco del campionato alla pari del Trapani, peggio solo il Pisa), con l’aggravante che nella partita in questione non si creano neanche grandi pressuposti per andare a bersaglio. Non va dimenticato però che la squadra arrivava da ottime prestazioni e che non può aver perso tutto in una sola settimana. Fossimo in lui comunque eviteremo di rimarcare ulteriormente che “è una stagione nata sotto una cattiva stella” che non diventi inconsciamente un alibi per i giocatori.