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Benussi: sv – quattro gol presi, zero parate fatte. D’altra parte quando gli avversari segnano a zero metri dalla porta tre dei loro  quattro gol è difficile trovare qualche colpa al portiere. Poche responsabilità anche sulla rete di Di Chiara che trova il jolly dalla distanza.

Pucino: 5,5 – Non riesce a prendere le giuste misure a Guberti e soffre i raddoppi di Di Chiara su cui non riceve grande aiuto dai compagni di centrocampo. Si vede molto poco anche in avanti, dove ultimamente aveva abituato bene i tifosi biancorossi.

Adejo: 5,5 – Discreto il lavoro su Di Carmine ma il Vicenza patisce troppo gli inserimenti centrali dei giocatori perugini, in particolare sui gol di Brighi e Dezi. La sua partita non dura neanche un tempo a causa di un colpo subito alla coscia sinistra (dal 43′ Bogdan 5,5 – Nella ripresa il Perugia si chiude a difesa del largo vantaggio ottenuto nel primo tempo, quindi il lavoro per i difensori biancorossi è limitato.  Qualche incertezza di troppo e una corsa di cinquanta metri per andare protestare con l’arbitro, rifinita da una inutile ammonizione, giustificano il voto)

Esposito: 5,5 – Vale per lui lo stesso discorso fatto per Adejo. Nel secondo tempo mette qualche pezza di esperienza ma ormai la frittata era già cucinata a puntino.

Zivkov: 5 – Ben lontano dalla positiva gara disputata all’esordio, dimostra una immaturità tattica che nella precedente prestazione non aveva evidenziato.

Rizzo: 4,5 – La seconda ammonizione che genera la sua espulsione è probabilmente una invenzione di Abisso, ma l’ingenuità rimane. Fino a quel punto non aveva comunque brillato particolarmente, eccezion fatta per il destro da fuori su cui Rosati è costretto alla parata maiuscola alla mezz’ora del primo tempo.

Urso: 5 – Okay, non è Pirlo ma da lui ci si aspetta anche qualche geometria che invece non arriva mai. Giocate troppo lente e spesso in orizzontale che non contribuiscono a mettere il Vicenza in condizione di rendersi pericoloso.

Siega: 6 – Ancora una volta è tra quelli che lasciano comunque una buona impressione. Non molla mai ed è da suoi spunti che nascono alcune delle (poche) occasioni per il Vicenza

Bellomo: 6 – Non è un giocatore che ha nelle sue corde il cambio di passo, ma sa trovare la giocata efficace anche se difetta di continuità. Il suo tiro cross deviato da Belmonte batte Rosati , poi ci riprova su punizione chiamando ancora in causa il portiere dei grifoni che toglie la palla da sotto l’incrocio. Nel poco creato dai biancorossi c’è molto di suo.

Di Piazza: 5 – Ancora una gara da titolare bucata dal palermitano che combina poco e si mette in mostra soprattutto per le numerose proteste rivolte al suo concittadino Abisso. Finora con la maglia del Vicenza ha fatto solo intravvedere le qualità che giustificano i 14 gol realizzati nella scorsa stagione (dal 69′ Giacomelli: 6 – qualcosa prova a combinare, pur dovendo fare i conti con la ruvidità di un Belmonte graziato da Abisso per un’entrataccia ai suoi danni a metà campo punita solo con il cartellino giallo)

Galano: 4 – Quando lo si giudica non si può prescindere dalle doti tecniche che ha e che non sa mettere in mostra. Non si può esprimere il proprio miglior calcio solo quando si è perfettamente collocati nella situazione ideale, perché così è fin troppo facile. La sua prestazione grigia è perfettamente rappresentata dalla palla gol sciupata sullo 0-2 quando in area ha il tempo di stoppare e mirare, prima di sparacchiare imperdonabilmente sul fondo. Al Vicenza serve il Galano che sa fare la differenza, quello di adesso non la fa. (dal 45′ Signori: 6 – Entra per sistemare la squadra dopo l’espulsione di Rizzo.  Fa il lavoro che gli è proprio in una gara che dopo il primo tempo si può considerare archiviata)

Bisoli: 5 – Non riesce ad eliminare le scorie mentali lasciate dalla sconfitta con il Brescia (compito per nulla facile), ma ci mette anche del suo con una formazione che non riesce a trovare la quadra non solo nell’affrontare l’avversario ma anche nella fase di costruzione del gioco. Attenuanti non trascurabili gli infortuni che continuano ad affliggere la rosa. ma la sensazione è che questa sconfitta sia un passo indietro nella crescita della squadra con il nuovo allenatore. La prossima importante sfida con il Trapani sarà decisiva per valutare le capacità di reazione dei suoi.

 

 

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