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Benussi 6 – il voto non è per la prestazione visto che a Chiavari di fatto non fa una parata ed è incolpevole su tutti i gol subiti; ha il merito a fine gara di non cercare scuse e di fotografare bene la realtà

Pucino 5 – non commette errori pacchiani in retroguardia ma non incide mai in fase offensiva

Adejo 4,5 – Caputo è un signor attaccante ma il difensore del Vicenza non lo prende mai. Parecchi errori di posizione, si fa trovare spesso in ritardo anche sulle chiusure meno complicate

Esposito 4,5 – da lui si chiede anche un contributo di esperienza che invece non c’è. Al centro dovrebbe aiutare un Adejo in difficoltà ma non riesce nel compito

Bianchi 5 – partita complicata anche per il giovane biancorosso che al 9′ si trova a marcare Ceccarelli sulla punizione da cui scaturisce il vantaggio della Virtus Entella. Una marcatura improponibile vista la differenza di stazza in cui le responsabilità maggiori non sono certo sue ( dal 59′ Di Piazza 5 – entra nel momento in cui il Vicenza attacca, ma nel taccuinio non c’è traccia della sua presenza)

Urso 5 – prova a fare da diga davanti alla difesa e ad iniziare la manovra, ma è insufficiente in entrambi le fasi

Signori 5,5 – come sempre l’unico a combattere e ad alzare bandiera bianca

Vita 5 – la palla gli arriva spesso con la schiena alla meta’ campo avversaria, ma lui non trova mai un guizzo (dal 46′ Fabinho 5 – incontra gli stessi problemi di Vita e pure lui non combina granchè)

Galano 5 – non ci siamo, l’ombra del giocatore del finale dello scorso campionato

Siega 5,5 – non è certo dotata di grande tecnica, ma corre e combatte. Trova il gol che riapre la partita, purtroppo inutile

Raicevic 5 – quando ha un paio di palloni decebti da giocare conclude fuori di poco e serve l’assist a Siega nell’azione del gol. Poi però fa poco anche per colpe non tutte sue (dal 74′ Cernigoi s.v. – sosituisce Raicevic a partita chiusa

Lerda: 5 – Sette gare in questo campionato, quattro sconfitte di cui almeno tre (Spal, Ascoli e quella odierna) che hanno il sapore della resa incondizionata. Al netto degli alibi  (a cui meglio sottolineare, neanche lui vuole ricorrere) di alcune assenze come D’Elia, Rizzo e Giacomelli e giocatori nella rosa praticamente mai utilizzati (Fontanini, H’Maidat, Bellomo, Smith…) i numeri lanciano segnali assordanti. Quasi due gol subiti a partita e appena quattro realizzati di cui uno solo messo a segno da un attaccante. Aveva detto che quest’anno sarebbe stato più facile iniziare la stagione con la squadra già a disposizione, i fatti dicono che non è stato così e il responsabile tecnico non può essere esente da colpe….

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Articolo scritto dalla Redazione di Biancorossi.net