Sembrava essere passata la tempesta in quel di Pisa dopo l’iscrizione alla Serie B, fino all’ultimo rimasta in bilico. In mattinata Gennaro Gattuso ha gettato nuovamente nel caos il club toscano rassegnando le dimissioni: “In seguito ai nuovi, gravi, costanti e inaccettabili problemi societari, che impediscono una corretta e seria condizione lavorativa, e per il rispetto che ho sempre portato e porterò alla città di Pisa e alla tifoseria del Pisa, mi vedo obbligato a rassegnare le dimissioni irrevocabili dalla carica di allenatore del Pisa calcio, unitamente al mio staff – rende noto l’ex giocatore del Milan in una nota – Sono infatti venute meno le condizioni minime per svolgere un lavoro che porto avanti con passione e senza mai anteporre l’interesse personale a quello del gruppo. So bene che le difficoltà fanno parte del mestiere e ritengo di avere dimostrato, in particolare modo già durante la scorsa stagione, caratterizzata da non pochi intoppi, che gli ostacoli non mi fanno mai paura e che non mi scoraggiano di sicuro. Ma qui si è ampiamente passato il segno. Problemi nuovi e quotidiani hanno continuato ad assommarsi, da quando la squadra ha cominciato la preparazione per il campionato. Ora le ambiguità all’interno del club e nella sua gestione hanno decisamente oltrepassato il limite. Senza organizzazione e senza programmazione non è possibile porsi obiettivi seri, concreti e realistici“.
Non si è fatta attendere la risposta del Pisa: “Con tutto il lavoro fatto per iscrivere la squadra al campionato di serie B – spiega Vincenzo Taverniti, fedelissimo del presidente Fabio Petroni – con il presidente in queste condizioni di salute e inibito dagli arresti domiciliari, mi sarei aspettato maggiore solidarietà e responsabilità”.
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