Giuseppe Rizzo è un giocatore del Vicenza. Lo annuncia il sito ufficiale della società berica che spiega come “dopo una trattativa lunga e laboriosa, il presidente, Alfredo Pastorelli, è lieto di annunciare che Giuseppe Rizzo si trasferirà al Vicenza Calcio con la formula del trasferimento temporaneo con opzione di riscatto in favore del nostro club. Rizzo sarà a Vicenza nella giornata di martedì 19 luglio per la firma sul suo nuovo contratto”.

Rizzo firmerà domani, e quindi l’ufficialità di fatto non può ancora esserci ma pare chiaro che se la società berica si è sbilanciata così tanto significa che gli accordi sono stati tutti perfezionati. Rizzo rappresenta un colpo importante nel Vicenza che il direttore sportivo Antonio Tesoro sta costruendo, una pedina che ha grinta e dinamismo, le caratteristiche giuste nel centrocampo a due di Franco Lerda. Ma gli arrivi in casa berica non si fermeranno a Rizzo, visto che, partito Mario Sampirisi per Crotone, c’era la necessità di sostituirlo con un giocatore affidabile e che conoscesse bene la categoria. La scelta è caduta su Raffaele Pucino, di proprietà del Chievo Verona, che nella scorsa stagione ha militato fino a gennaio nella Virtus Lanciano e nella parte finale della stagione all’Avellino. Ieri il direttore della società veronese Luca Nember ha parlato con il pari ruolo del Vicenza Antonio Tesoro e al termine della conversazione le due parti hanno trovato un accordo per la cessione in prestito del terzino destro del Chievo Verona al Vicenza, con ingaggio pagato per quasi due terzi dalla società gialloblù. Operazione a cui mancano solo le firme, ma che potrebbe aprirne un’altra che riguarda Nicolò Brighenti che il club scaligero vorrebbe riportare a casa. L’offerta del Chievo Verona è di circa 500 mila euro, proposta ritenuta insufficiente dal presidente dei berici Alfredo Pastorelli che però potrebbe cedere se il Chievo alzasse ancora la contropartita economica. Una trattativa molto delicata per il futuro del Vicenza considerata l’importanza del giocatore in campo e fuori, e per il fatto che più volte Brighenti era stato dichiarato incedibile.