Qualche giorno fa su biancorossi.net il direttore generale del Vicenza Gazzoli aveva rassicurato i tifosi sull’iscrizione al prossimo campionato: “Il termine scadeva ieri, il 30 giugno – le sue parole – abbiamo dovuto fare tutto di corsa, ma non ci sono stati problemi; tutto quanto richiesto dalla normativa è stato deposito nei termini e in regola”.
Tutto a posto allora? Pare proprio di no. Il fulmine a cielo (quasi) sereno arriva questa mattina e fa capo alla notizia apparsa sul quotidiano locale Il Giornale di Vicenza. Di cosa si tratta è presto detto: l’ex presidente del Vicenza Tiziano Cunico ha presentato opposizione all’omologa chiesta dal Vicenza per la ristrutturazione dei debiti. La sezione fallimentare del tribunale civile di Vicenza, presieduta dal dott. Gaetano Campo, il 12 luglio prossimo dovrà decidere in merito all’opposizione di Cunico e se non dovesse apporre il suo timbro sull’omologa la società biancorossa non potrà presentarla a sua volta alla Federazione (che ha dato quale termine ultimo per riceverla il 12 luglio) e in questo caso non verrà iscritto al campionato di serie B.
Poco può fare la nuova società sulla vicenda. Il contenzioso tra Tiziano Cunico e il Vicenza inizia nel febbraio del 2015 quando le casse vuote del club di via Schio obbligano lo stesso Tiziano Cunico all’epoca presidente della società biancorossa e Sergio Cassigena, come presidente di Finalfa, a chiedere un finanziamento di circa 1,2 milioni di euro, cosa che viene fatta ed ottenuta. In seguito Cunico, saputo che il Vicenza sarà ceduto, chiede a Cassingena di essere sollevato dagli impegni debitori sottoscritti senza ottenere però nessuna risposta. L’8 luglio quindi Cunico decide di presentare al tribunale civile di Vicenza opposizione all’omologa richiesta dal club di via Schio. A questo punto se il tribunale accoglierà l’istanza il Vicenza non potrebbe più iscriversi al campionato di serie B ma ciò accadrà anche se il tribunale dovesse pronunciarsi respingendo la richiesta di Cunico ma oltre il primo pomeriggio del 12 luglio, perché comunque sarebbe scaduto il termine per iscriversi.
Il presidente Marco Franchetto, secondo le dichiarazione raccolte dal Gdv si è detto attonito e sbigottito: «Sono diatribe tra vecchi soci e purtroppo noi di Vi.Fin. ne siamo solo spettatori. Si è lavorato senza sosta per presentare entro il 30 giugno la documentazione e le fidejussioni necessarie per l’iscrizione al campionato, eravamo convinti e felici di aver sistemato tutto ed invece ora siamo qui a domandarci come finirà. È illogico che una diatriba tra vecchi soci metta a repentaglio la sopravvivenza della società, sopravvivenza per la quale stiamo lottando ormai da più di un anno e proprio adesso che pensavamo di esserci messi il peggio alle spalle ci troviamo davanti un ennesimo problema che rischia di rovinare quanto fatto fino ad oggi».