Lunedì prossimo alle ore 18, presso lo studio del notaio D’Ercole, il Vicenza calcio cambierà proprietà. L’assemblea dei soci che si è svolta ieri ha, come previsto, dato il via libera al passaggio delle quote di maggioranza detenute oggi da Finalfa Srl a Vi.Fin. Spa. I soci della finanziaria vicentina hanno infatti deciso di esercitare il diritto d’opzione sull’acquisizione della società di via Schio, diritto che come ripetuto più volte sarebbe scaduto il prossimo 31 dicembre. Tra due giorni quindi si concluderà la gestione di Sergio Cassingena che si può definire disastrosa sia dal punto di vista sportivo con tre retrocessioni in Lega Pro sanate da altrettanti ripescaggi (o riammissioni che nulla cambia), e da una situazione di bilancio che ha portato la gloriosa società berica ad un passo dal fallimento. Una situazione finanziaria pesantissima che Vi.Fin. si è accollata il 14 aprile dello scorso anno, finanziando la società berica e riuscendo a mantenerla in vita superando non poche difficoltà.
“Prima di arrivare alla decisione di esercitare il diritto di riscatto delle quote di maggioranza di Finalfa Srl. – spiega l’amministratore delegato di Vi.Fin. Marco Franchetto – siamo stati costretti percorrere un lungo cammino in cui abbiamo lavorato sulla ristrutturazione del debito, abbiamo ottenuto la rateizzazione dei circa 7 milioni di debito IVA a dodici anni, e siamo riusciti a centrare la permanenza in serie B. Lunedì ci sarà l’atto che sancirà il passaggio delle quote a Vi.Fin. ma è bene precisare che da lunedì prossimo il Vicenza calcio è un malato che esce dal reparto di rianimazione, e comincia un percorso di riabilitazione che anche noi non sappiamo quanto potrà durare”. Franchetto ci tiene a precisare bene la situazione attuale del Vicenza calcio, perché vuole che sia la più chiara possibile per i tifosi biancorossi. “Non vorrei che qualcuno sminuisse quanto fatto finora e che potesse pensare che con l’acquisizione della società da parte di Vi.Fin. tutto sia risolto – sottolinea Franchetto – per usare un paragone medico il Vicenza è un malato che adesso può essere trasportato in reparto perché non c’è più pericolo di morte. Però deve essere ben chiaro che la società deve essere risanata, molte situazioni devono essere sistemate e per farlo ci vorrà del tempo. Per questo è bene sottolineare che non siamo nelle condizioni di fare la squadra per puntare alla serie A, ma che dovremo costruire un organico controllando attentamente i costi pur prestando la dovuta attenzione a non correre il rischio di scendere di categoria perché per noi sarebbe molto grave”.
Un progetto chiaro, che non chiude la porta ad ambizioni importanti. “I primi ad essere ambiziosi e a voler puntare a traguardi importanti siamo noi – sottolinea il leader di Pulitalia e Caffè Vero – ma noi vogliamo che sia ben chiaro che subito non siamo in grado di poterlo fare. Questo per non creare false illusioni, e per dire ai tifosi le cose come stanno veramente”. Quello che verrà sarà quindi un Vicenza con giocatori giovani, con grandi motivazioni e voglia di mettersi in evidenza. “Non sono un tecnico – precisa Franchetto – e le scelte le farà chi di dovere, ma abbiamo deciso di puntare a questa caratteristica di giocatori. Poi è chiaro che nell’organico ci saranno anche giocatori di esperienza, quelli che dovranno dare un contributo importante anche fuori dal campo”. Franchetto che con Alfredo Pastorelli prossimo presidente del Vicenza calcio, assumerà la massima carica in Vi.Fin. apre anche al possibile ingresso di Savino Tesoro. “Domani mattina Tesoro si vedrà con Pastorelli e dopo l’incontro ne sapremo di più sulle sue intenzioni. Quello che è scontato è che se viene per darci una mano è il benvenuto”. (Corriere del Veneto)