Ancora una volta ci pensa il Tribunale Federale Nazionale a riscrivere la classifica della Serie B e in particolare quella della Virtus Lanciano. I frentani a fine marzo sono stati infatti deferiti su segnalazione della Co.Vi.So.C. per il mancato pagamento degli stipendi entro il 16 febbraio. Mentre nelle precedenti due occasioni -quella di inizio novembre e quella di metà febbraio- il TFN aveva condannato i rossoneri ad un punto di penalizzazione per volta, in questa circostanza, proprio a causa della recidività, la mannaia è stata più pesante. Il -5 in classifica va a vanificare il successo di ieri sera sul Novara retrocedendo la Virtus a quota 38 al quartultimo posto in classifica che significherebbe playout per gli abruzzesi. Oltre ai cinque punti di penalità il TFN ha inflitto a Claude Alain Di Menno Di Bucchianico la sanzione di 5 mesi e 15 giorni di inibizione, ad Angelo Castrignanò quella di 2 mesi di inibizione e alla Virtus Lanciano l’ammenda di 6.500 euro.
Questa la nuova classifica delle squadre che non hanno ancora raggiunto la fatidica “quota 50” che a livello teorico assicura la permanenza in cadetteria:
Ternana 45
Avellino 44
Vicenza 42
Ascoli 42
Pro Vercelli 41
Latina 40
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Modena 39
Virtus Lanciano 38 (-7)
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Salernitana 37
Livorno 36
Como 29
Aggiornamento delle 20.10: Il Lanciano, attraverso il proprio sito ufficiale, comunica che farà ricorso: “Con riferimento alla sentenza del TFN di oggi relativa ai 5 punti di penalizzazione comminati alla SS Virtus Lanciano 1924 Srl comunichiamo che presenteremo formale ricorso per difendere le nostre ragioni. In questo momento riteniamo opportuno non rilasciare ulteriori dichiarazioni sull’argomento”.