E’ stata una giornata di incontri e di confronti tra i soci di Vi. Fin. che hanno anche affrontato e discusso della posizione di Antonio Tesoro che oggi, salvo clamorosi dietro front, firmerà una collaborazione fino a fine stagione con il Vicenza calcio. Possibile che Tesoro assuma l’incarico di direttore sportivo, anche se le intenzioni del giovane imprenditore bergamasco non sarebbero quelle di andare a prendere in mano una situazione creata da altri e sulla quale i tempi e le possibilità di agire sono obiettivamente molto limitate. Tutto comunque lascia pensare che Tesoro accetterà di collaborare con il Vicenza calcio da qui alla fine del campionato, e poco importa se sarà lui oppure Andrea Gazzoli, a coprire il ruolo di direttore sportivo che deve essere coperto per regolamento entro un mese dall’allontanamento dell’ex ds Paolo Cristallini.
Tesoro che con il padre Savino ha assistito sabato al “Menti” alla partita contro il Cagliari, non ha voluto rilasciare dichiarazioni di alcun tipo, sia sulla sua posizione, che sulla situazione della squadra, nè tantomeno di un possibile ingresso futuro suo e di suo padre come soci del Vicenza calcio. Una situazione, quella societaria, che resta bloccata e subordinata alla permanenza del Vicenza in serie B, una società che dall’aprile scorso è tenuta in vita dai soci di Vi.Fin. che hanno consentito la regolare iscrizione del campionato, e hanno finora regolarmente pagato gli stipendi e relativi contributi ai tesserati. In questi mesi senza dubbio anche i soci di Vi. Fin. hanno commesso degli errori, ma ci pare fuori dal mondo cercare le colpe di chi ha mantenuto in vita il Vicenza e non è ancora entrato a pieno titolo nella stanza dei bottoni, e tacere (chissà poi perchè…) delle nefandezze di chi in quasi 12 anni ha collezionato quasi 15 milioni di debiti e collezionato tre retrocessioni in Lega Pro, con il rischio, ahinoi molto concreto, che diventino quattro.