L’amichevole giocata sabato contro la Spal, ha chiuso il ritiro del Vicenza nel Cadore, lasciando spazio ai primi bilanci e resoconti sulla rosa del Vicenza. Senza dubbio il reparto che è quasi completo è quello difensivo che forse già martedì potrà contare sull’arrivo di Andrea Mantovani che sembra in vantaggio sul giovane centrale del Cagliari Dario Del Fabro. In attesa di poter disporre di Thomas Manfredini, ancora alle prese con i problemi al tendine d’Achille, Pasquale Marino in questi quindici giorni di ritiro ha potuto conoscere meglio Oualid El Hasni che rimane sotto osservazione e potrebbe anche rimanere a discapito di Alessandro Camisa e di Matteo Gentili. Il difensore leccese era stato avvicinato dal Como, ma negli ultimi giorni la società lariana non si è più fatta sentire, anche perché in riva al lago si sta trattando per un cambio di proprietà che potrebbe cambiare le prospettive di un società al momento in evidente difficoltà. In partenza c’è anche Gentili, su cui aveva mostrato un timido interesse il Lecce, senza però che la società pugliese passasse dalle parole ai fatti. Tirando le somme, in difesa si attende l’arrivo di un centrale, con Mantovani favorito, e la cessione di due tra Camisa, El Hasni e Gentili.
Più complessa è la situazione a centrocampo, reparto in cui il Vicenza ha perso Davide Di Gennaro, finito al Cagliari, e Federico Moretti, al momento quasi ostaggio della assurda situazione del Catania. Proprio dalla Sicilia era rimbalzata la voce che avrebbe voluto Vicenza e Catania impegnate in uno scambio tra Giacomelli e Moretti, ma la cosa è risultata priva di ogni fondamento. In mediana martedì dovrebbe (sottolineiamo dovrebbe, visti i precedenti…) essere il giorno di Roberto Gagliardini al Vicenza, con la società berica che dovrebbe essere riuscita a definire il prestito in biancorosso del mediano di Bergamo senza inserire nell’intesa il terzino destro Valerio Nava. Con l’arrivo di Gagliardini, il centrocampo del Vicenza, nelle intenzioni, sarebbe composto dal trio Cinelli, Pazienza, Gagliardini, con Sbrissa e Urso, che potrebbe essere confermato, come alternative. Sarà quindi una mediana diversa da quella del campionato scorso, meno tecnica e più portata alla copertura come richiesto dal tecnico biancorosso che ha in testa un Vicenza con più spinta dai terzini, e con un tridente più offensivo rispetto a quello schierato la scorsa stagione. Probabile che prima della chiusura del mercato arrivi comunque un giocatore di regia, ma sarà una decisione che verrà presa più avanti, attendendo magari qualche esubero dalla massima serie; in quest’ottica Andrej Modic, giovane centromediano del Milan, è solo una possibilità, tanto che di fatto non esiste ancora una trattativa tra la società berica e quella rossonera. A centrocampo quindi mancano due pedine (una se Gagliardini verrà definito martedì…), in attacco, dopo l’arrivo di Stefano Pettinari, l’obiettivo è un attaccante esterno mancino, un acquisto molto importante nell’economia del nuovo Vicenza e che non si dovrà sbagliare. Quasi nulle le possibilità di arrivare al greco di proprietà del Genoa Giannis Fetfatzidis, il Vicenza sta alla finestra dopo aver vagliato i profili di Cristian Galano, Filippo Falco, Antonio Di Gaudio, Karim Laribi e Franco Brienza. L’ex cesenate era il primo della lista del tecnico Marino, ma il Bologna ha messo sul piatto un ingaggio molto più ricco e la serie A, avendo facilmente la meglio sul Vicenza. Nel ruolo è chiave la posizione di Stefano Giacomelli, inseguito dal Lecce che gli ha proposto un ricco triennale che però l’ex pescarese è orientato a rifiutare. “Non sono convinto del tutto – ha spiegato sabato alla fine dell’amichevole con la Spal – credo proprio che dirò di no al Lecce perché il mio desiderio è rinnovare il contratto con il Vicenza e restare in biancorosso“. Posizione in bilico anche per Andrea Cocco che, come Giacomelli, Laverone, Cinelli, Camisa e tanti altri, ha il contratto in scadenza nel giugno del 2016. L’infortunio al braccio, che terrà il centravanti sardo fermo per una ventina di giorni, non cambia lo scenario di un giocatore che dopo i venti gol realizzati nello scorso campionato ha buon mercato e che di fronte ad un’offerta che si avvicini al milione di euro sarà quasi sicuramente ceduto.