Ore di trattative (la riunione tra i vertici di via Schio dovrebbe essere ancora in corso) non hanno portato alla fumata bianca che dovrebbe essere rimandata a domani. Usare il condizionale è d’obbligo perchè negli ultimi venti giorni è accaduto di tutto, e al momento nessuna soluzione può essere esclusa. Il caos generato dalla decisione di Pasquale Marino di lasciare Vicenza, annunciandolo prima di aver risolto la situazione contrattuale con il Vicenza, e il terremoto che l’inchiesta “i treni del gol” ha scatenato a Catania dove il presidente Pulvirenti e l’amministratore delegato Cosentino sono agli arresti, hanno creato una situazione ingarbugliatissima che al momento non ha trovato una soluzione. Oggi le indiscrezioni e le voci si sono succedute in continuazione, alimentando inizialmente un avvicinamento tra la società berica e il tecnico Marino, per poi lasciare spazio alla possibilità che l’allenatore di Marsala decida di prendersi un periodo di stop. Ma in ogni caso sono tante le questione da definire, in primis decidere se l’eventuale permanenza di Marino sulla panchina del Vicenza potrà essere perfezionata sfruttando il contratto in essere, oppure se si lavorerà per arrivare all’accordo di un’intesa più lunga sulla falsa riga di quella che il tecnico di Marsala aveva rifiutato decidendo di accettare le proposte del Catania.
Fino a pochi minuti fa nulla era trapelato da via Schio, con le alternative di Devis Mangia e di Luigi Del Neri che restano concrete. Con l’ex tecnico di Spezia e Bari, il Vicenza ha trovato un’intesa di massima per un biennale (pare a 160 mila euro a stagione), mentre a Del Neri la società biancorossa ha proposto un contratto annuale (circa 250 mila euro) con robusto premio (pare 60 mila euro) in caso di raggiungimento dei play off, con ulteriore aumento (100 mila euro) per la promozione in serie A. L’ex allenatore della Juventus e del Genoa sembra essere la prima alternativa a Marino, in quanto Del Neri, nonostante non alleni da più di due anni, pare abbia convinto la dirigenza berica nell’incontro tenutosi martedì pomeriggio a Vicenza. Resta in piedi, seppur molto defilata, la candidatura di Mimmo Di Carlo il cui profilo è stato valutato positivamente, senza però che ci sia stato un confronto tra le parti per discutere dell’ingaggio, ma soprattutto della questione tecnica relativa alla composizione dell’organico che dovrà affrontare il prossimo campionato cadetto. La soluzione Di Carlo, che da più parti ha fatto sapere di essere pronto a ripartire da luglio a fronte di un progetto serio, e Vicenza non farebbe certo eccezione, potrebbe essere la sorpresa finale. Contatti concreti tra le parti finora però non risultano essercene stati, e quindi almeno fino a poche ore fa, non sussistevano i presupposti perché la decisione della società berica cadesse sull’ex numero 4 del Vicenza di Francesco Guidolin. Ma in una vicenda in cui è accaduto di tutto, mai dire mai …