Mai un rifiuto fu più fortunato. Ce lo conferma Nicolò Brighenti che ieri ha respinto le offerte del Catania, offerte che salivano sempre di più fino a raggiungere ingaggi da serie A. “Sulle cifre mi pare corretto non dire niente – spiega il difensore di Bussolengo – ma che il triennale del Catania fosse molto più ricco di quello che percepisco a Vicenza questo posso confermarlo. Però devo sottolineare che non sono stato io a chiedere un ingaggio alto, il vero problema è che non sono mai stato convinto di andare a Catania, anche se mister Marino in questi giorni mi ha chiamato tante volte spingendomi ad accettare. Ma il desidero era ed è quello di restare a Vicenza, e vedrete che così sarà“. Una decisione che Brighenti ha difeso come sa fare lui anche per motivazioni, che potremo definire personali. “Sabato mi sposo – spiega Brighenti – e con la mia futura moglie in questi giorni ho parlato molto del fatto che non volevamo spostarci da Vicenza dove acquisteremo casa e dove vorrei restare per guadagnarmi sul campo i meriti per diventare capitano. Insieme abbiamo deciso che i soldi non sono tutto e che spostarci a Catania ci avrebbe costretto a cambiare i nostri programmi. E poi avevo dato appuntamento ai tifosi del Vicenza a luglio e io sono uno che vuole mantenere la parola“. Ieri notte Brighenti era andato a dormire dopo un estenuante colloquio con l’amministratore delegato del Catania Cosentino che, dopo l’ennesimo rifiuto, gli aveva dato appuntamento a stamattina. “Quando ho acceso il cellulare pensavo di essere su “scherzi a parte” – spiega Brighenti – mai avrei pensato che potesse accadere quanto è uscito a Catania. Ovvio che sono stato ancora più contento di aver detto no all’offerta del Catania, adesso la questione è chiusa in maniera definitiva“. Quando gli diciamo che sulle sue tracce ci sono anche Perugia e Spezia, interessamenti confermati dal suo procuratore, la risposta del difensore del Vicenza è secca e decisa. “So tutto, ma gli ho già detto che non ci provi nemmeno a spostarmi da Vicenza. Voglio rimanere in biancorosso, punto. E adesso lasciate che pensi a sabato e al mio matrimonio“. In bocca al lupo Nicolò e, come si dice in questi casi, figli maschi…
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