“Servirà tanta pazienza, testa nel gestire gli attacchi alla porta del Pescara e un “Menti” con tanta, tanta gente che sappia trasformare lo stadio in una bolgia “. Parole e considerazioni di Paolo Mazzeni, ex stopper e capitano del Vicenza guidato dall’indimenticato e indimenticabile Bruno Giorgi che trent’anni fa vinse lo spareggio a Firenze contro il Piacenza, e nel 1986 conquistò la promozione in serie A, poi revocata a tavolino. La sconfitta subita nel finale a Pescara ha senza dubbio complicato un po’ le cose nella doppia sfida contro gli abruzzesi di mister Oddo, ma il Vicenza con un vittoria, ottenuta con qualsiasi risultato, può accedere alla finale dei play off. L’impresa quindi è difficile ma non certo impossibile, anche in considerazione di quanto si è visto all’Adriatico di Pescara dove il Vicenza ha creato molto nel corso della partita, riuscendo a rispondere colpo su colpo agli attacchi del Pescara, pur giocando senza Manfredini, Di Gennaro e Cocco (oltre a Sciacca e Spinazzola) che rappresentano la spina dorale della compagine biancorossa. Al ritorno Di Gennaro e Cocco saranno in campo e, anche se mancheranno Brighenti e Vigorito, siamo sicuri che il Vicenza saprà dare battaglia e giocarsi fino all’ultimo minuto le possibilità di accedere alla finale.
In fondo basta vincere, con qualsiasi risultato, e stavolta i biancorossi giocheranno con il sostegno di uno stadio che lotterà fianco a fianco con la squadra e sarà, come sempre è stato nei momenti importanti della storia del Vicenza, il dodicesimo uomo in campo. Lo stadio sarà tutto biancorosso, il “Menti” diventerà un alleato importante per una squadra che ha sempre dimostrato di dare tutto in campo, onorando la gloriosa maglia a strisce verticali biancorosse. Un sostegno che il gruppo di Pasquale Marino si merita, perché tutti i giocatori che lo compongono in questa stagione hanno dato il 120 per cento, hanno lottato su tutti i palloni, sovvertendo i valori tecnici con concentrazione, abnegazione e grande determinazione. Una squadra che, comunque vada, meriterà un grandissimo applauso, perché ha fatto sognare la gente biancorossa che da tanti, troppi anni non portava con così tanto giustificato orgoglio i vessilli biancorossi in giro per l’Italia. E, almeno finché il sogno non svanirà, le paure di un futuro pieno di nuvoloni neri in caso di permanenza in serie B, lasciamole in un cassetto. Tutti noi siamo consapevoli che un Vicenza che dovesse ripartire dal torneo cadetto potrebbe farlo senza Marino in panchina, senza la conferma di tanti giocatori importanti che sono a Vicenza in prestito, e con una società che, oppressa da 14 milioni di euro di debiti, potrebbe non trovare nella cordata guidata da Alfredo Pastorelli il sostegno che è necessario per andare avanti senza ricadere ai tempi bui delle retrocessioni in serie in lega Pro. Tutte paure e timori reali, a cui però si potrà (e si dovrà), pensare quando, e se, il sogno cadrà. Intanto per vincere servirà l’aiuto di tutti, sarà necessario, come ha sottolineato il grande Paolo Mazzeni, uno che vive dalle parti di Modena ma che il cuore ce l’ha ancora biancorosso, l’aiuto, il sostegno e la collaborazione di tutti. Uniti, tifosi e squadra, possono centrare l’impresa. E allora per martedì sera al “Menti” un solo grido: “ VINCERE”