Punti pesanti in palio stasera al Tombolato, nel derby tra Cittadella e Vicenza. I granata sono terzultimi, in piena bagarre salvezza, e i tre punti servono come l’ossigeno. A presentare il match due veterani del “Citta”, Claudio Foscarini e Andrea Pierobon. Mister Foscarini, dal 2003 sulla panchina granata (primi due anni nelle Giovanili), riconosce l’importanza della gara: “Mai come stavolta sarà importante fare risultato. Non importa come, abbiamo bisogno di punti – le sue parole, riportate da Padovagoal.it – Vedo tanta concentrazione e voglia nei ragazzi, bisogna solo evitare che la carica positiva non si trasformi in tensione che alla fine paralizza le gambe”.
Nemmeno tempo di affrontare (perdendo) la capolista, che al Tombolato arriva un’altra squadra lanciata verso la promozione. “Il Vicenza è diverso dal Carpi – spiega l’allenatore – forse gioca meglio e ha Di Gennaro davanti alla difesa che fa e costruisce il gioco. Lasciano qualche spazio in più rispetto al Carpi, a cui è difficilissimo fare gol”. Tre gli ex biancorossi in campo: Sgrigna, Minesso e Nicola Rigoni: “Se giocano come penso e credo potrebbero essere determinanti. Mi dispiace aver perso Gerardi, stava giocando bene ed era in forma”. Per l’attaccante la stagione sembra essere finita a causa della distorsione al ginocchio con interessamento al legamento collaterale.
Contro il Carpi Pierobon, a Cittadella dal 2005, ha migliorato il record di anzianità giocando a 45 anni, 8 mesi e 23 giorni. Il portiere parla della situazione in casa granata: “Non è il momento più difficile di questo campionato perché abbiamo chiuso il girone d’andata all’ultimo posto, ma di sicuro si tratta di una fase delicatissima che dobbiamo superare ad ogni costo. Nelle ultime tre partite avremmo meritato di fare un ampio bottino e invece abbiamo blindato appena un punto. Troppo poco, visto che la classifica è cortissima e che siamo stati purtroppo superati da diverse squadre. È anche vero che siamo tutte lì, basta una vittoria per tornare su e in questo senso sono convinto che abbiamo ancora tante carte da giocarci sulla strada della salvezza. Siamo abituati a giocare con l’acqua alla gola, per questo non siamo particolarmente preoccupati”.