Prosegue la collaborazione, così come all’andata, con 1000cuorirossoblu che anche per la partita di domani sera ha preparato una presentazione del Bologna:
Vincere sapendo di dover vincere è il ritornello che accompagnerà a mo’ di anatema ogni sgambata del Bologna fino al termine della stagione ’14-’15.
Assorbito lo shock retrocessione e smaltita la sbornia post approdo sotto la Garisenda della nuova dirigenza stars and stripes, nel quartier generale di Casteldebole si è scelto, in pieno stile Yankee, di fare le cose subito e in grande per mutare in realtà il sogno promozione. La sessione invernale di mercato, ad esempio, ha fornito una laccatura in titanio ad una corazzata d’acciaio inscalfibile, in grado di agguantare il podio della classifica già al termine di un girone di andata costellato di luci ma non privo di ombre. Il materiale tecnico a disposizione di mister Diego Luis López è di prim’ordine, per distacco il migliore della categoria. Archiviato l’affezionato 4-3-3 di inizio campionato in favore di un meno arioso ma deciasmente più “quadrato” 4-3-1-2, l’ex nazionale uruguagio avrà il compito di elaborare le alchimie più adatte a guidare al meglio una creatura assemblata per i tre punti e obbligata a puntare al massimo. Da ammiraglio del più attrezzato transatlantico della serie cadetta, mister López affronterà i marosi che la seconda metà di stagione riserverà a lui e ai suoi non perdendo mai di vista l’unica meta possibile: il porto della Serie A.
PORTA
Stravolgendo le gerarchie iniziali, che lo vedevano partire alle spalle del baby Stojanović, Ferdinando Coppola ha saputo prendersi lo scettro della porta rossoblù, difendendola senza sbavature per tutto il girone di andata. Eppure, a dispetto dell’esperienza e dell’affidabilità dimostrata, per l’estremo difensore classe 1978 il tempo dei dualismi è tutt’altro che concluso. L’ex Milan e Torino dovrà ora fare i conti con un nuovo agguerrito rivale: Angelo Da Costa (31). Il portiere brasiliano, rilevato a gennaio dalla Sampdoria, dove era chiuso da Romero e dall’ex conoscenza rossoblù Viviano, ha accettato di abbandonare momentaneamente la massima serie per ritrovare quella continuità di cui da tempo non riesce più a godere. Entrambi troverebbero spazio in qualsiasi altro club di B, ma soltanto uno dei due potrà difendere da titolare i pali del Bologna.
DIFESA
Le buone nuove non mancano neppure nella retroguardia, potenziata nel mercato di gennaio in seguito agli arrivi di Daniele Gastaldello e di Ibrahima Mbaye. Il primo giunge in Emilia con un curriculum di tutto rispetto, impreziosito da 159 presenze e 14 reti in maglia blucerchiata e dall’esordio, risalente a quattro anni fa, con la Nazionale di Prandelli. Gastaldello puntellerà una difesa che da gennaio può contare anche sull’apporto del terzino senegalese Mbaye, classe ’94. Esterno rapido e potente, l’ex colonna della Primavera interista, che con i baby nerazzurri allenati da Stramaccioni vinse la Next Gen Series ’11-’12, a Bologna avrà l’occasione di continuare il proprio processo di maturazione dopo l’esperienza da titolare con il Livorno. In attesa del rientro di capitan Morleo, alla sua quinta stagione in rossoblù ma fortemente limitato dagli infortuni, Mbaye si alternerà con il coetaneo Adam Masina. Quest’ultimo, esterno mancino tutto corsa e nerbo, è una delle note più dolci della stagione in corso. Ha raggiunto la Prima Squadra partendo dalla Primavera e ripercorrendo le orme di Alex Ferrari, altro classe ’94 che con i grandi ha esordito già nella passata stagione. Come stopper, Ferrari rappresenta un’ottima alternativa a Marios Oikonomou, ventiduenne centrale greco con il vizio del gol che fa del colpo di testa e della fisicità le proprie armi più efficaci. L’ex Cagliari sa come erigere una diga di tutto rispetto in sinergia con l’esperto Domenico Maietta (32), il mastino che guida la difesa con il piglio del leader. Completa la linea a quattro Luca Ceccarelli, che ha scalzato a destra il nazionale autriaco György Garics.
CENTROCAMPO
Quando si dice “mai scelta fu più azzeccata”. La macchina di mister López ha davvero una marcia in più quando è alimentata dal fosforo e dai piedi educati di Francelino Matuzalém. Nonostante le quasi trentacinque primavere, il playmaker brasiliano è pedina fondamentale nello scacchiere felsineo, che dalle geometrie del Pirlo rossoblù trae costante giovamento. Il lavoro di fino dell’ex Genoa, fulmineo di pensiero ma non certo di gamba, necessita di un paio di fidi scudieri disposti a fare legna nella zona nevralgica del campo. A tal proposito, risulta prezioso l’apporto di due faticatori come Franco Zuculini e Federico Casarini. Per “il nuovo Mascherano” l’avventura bolognese sta facendo rima con riscatto; è evidente, nel ragazzo, la voglia di invertire la direzione di una parabola discendente imboccata, ironia della sorte, immediatamente dopo l’esordio con l’Albiceleste registrato sotto l’egida dell’ex CT Maradona. Prdotto del vivaio rossoblù, Casarini è tornato all’ovile dopo le parentesi di Cagliari e Lanciano per difendere il fianco destro di Matuzalém. Altro scudiero dal rendimento sicuro è l’austriaco Marcel Büchel; mister López ha puntato forte su di lui e l’ex Juve non ha deluso le aspettative. Mezzala abilissima palla a terra, il classe ’91 vanta due gettoni in Europa League, collezionati in bianconero nella stagione ’11-’12. Ma non finisce qui. Gli ultimi giorni di mercato hanno portato a Casteldebole un altro pezzo pregiato da aggiungere alla nutrita schiera dei centrocampisti. Si tratta del serbo Nenad Krstičić, ennesimo ex doriano approdato in Emilia nonché tuttofare della mediana, soldatino capace di garantire un surpus di energia in entrambe le fasi di gioco. Dulcis in fundo Karim Laribi, che continuerà a stringere saldamente le redini della trequarti. Nella prima parte di stagione l’italo-tunisino scuola Inter non solo ha dimostrato una duttilità fuori dal comune, ma ha saputo spaccare in due più di una partita: gli assist e i gol del classe ’91 ormai non si contano più.
ATTACCO
Promette fuochi d’artificio l’avanguardia rossoblù, che ha recentemente accolto tra le sue fila un bombardiere d’eccezione: Matteo Mancosu (’84), già re dei bomber dell’ultimo campionato di Serie B. Interessante il ballottaggio tra l’ex goleador del Trapani e Daniele Cacia, un altro specialista della serie cadetta, come testimonia il titolo di capocannoniere conquistato due stagioni fa, nell’anno della promozione in A del suo Verona. Per affiancare il centravanti di turno, che si tratti di Cacia o di Mancosu, occorreva un partner all’altezza. Da qui, l’idea di scommettere su Gianluca Sansone, uno che in A scaldava la panchina doriana, ma che in cadetteria ha tutte le carte in regola per recitare il ruolo del crack, in virtù della sua verve e di spiccate doti tecniche e balistiche. La sua riserva, naturalmente di lusso, risponde al nome di Riccardo Improta, talentino del ’93 nel giro dell’Under-21 di Gigi Di Biagio.
ROSA BFC 1909: Stagione 2014-2015
PORTIERI
1. Angelo Da Costa
35. Ferdinando Coppola
DIFENSORI
2. Marios Oikonomou
3. Archimede Morleo (cap.)
4. Uroš Radaković
7. Ibrahima Mbaye
8. György Garics
13. Mathías Abero
20. Domenico Maietta
24. Alex Ferrari
25. Adam Masina
28. Daniele Gastaldello
30. Lorenzo Paramatti
32. Luca Ceccarelli
CENTROCAMPISTI
5. Matuzalém
6. Nenad Krstičić
14. Franco Zuculini
15. Diego Pérez
16. Federico Casarini
19. Gennaro Troianiello
21. Karim Laribi
23. Daniel Bessa
29. Marcel Büchel
31. Michele Pazienza
ATTACCANTI
9. Daniele Cacia
10.Matteo Mancosu
11. Gianluca Sansone
18. Robert Acquafresca
33. Riccardo Improta
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2): Coppola; Mbaye, Gastaldello, Maietta, Ceccarelli; Krstičić, Matuzalém, Casarini; Laribi; Sansone, Cacia.