A guardare la classifica viene da spalancare gli occhi dallo stupore. Gli abbonati hanno nel portafoglio una tessera con scritto Lega Pro e si trovano a volare alto nella classifica di Serie B, respirando il profumo di un sogno che da anni non sta più nemmeno dentro a un cassetto, ma in fondo a un pozzo di cui non si vede la fine. La premessa che deve essere fatta, per rispetto dei tifosi, è che per pareggiare tutti gli anni sventurati che si sono visti da queste parti, il Vicenza dovrebbe come minimo vincerlo questo campionato e poi fare un bel po’ di anni nella massima serie, dove il nostro pubblico e la nostra storia merita da sempre di stare: in poche parole, siamo tutti ben consapevoli che non basta una stagione valida per cancellare così tante delusioni, ma da questa bisogna ripartire per tornare grandi.
Detto questo, è giusto essere felici quando le cose vanno bene e godersi il momento incredibilmente positivo che la squadra sta attraversando senza paura di aver cantato vittoria troppo presto. Perché una vittoria importante c’è già, ed è quella di vedere la gente che va allo stadio contenta, che aspetta tutta la settimana la partita e che ha voglia di calcio come tanto tempo fa. Il tifoso vicentino modello ha per definizione un grande cuore e un’instancabile passione, ma è innegabile dire che anche il più irriducibile dei tifosi in questi anni ha vissuto dei momenti in cui le partite erano un peso ed era difficile uscire dal Menti con il sorriso. Quest’anno tutto è cambiato: affrontare la serie B con una squadra pronta per la Lega Pro sembrava una condanna in partenza, ma mister Lopez (è sempre doveroso ringraziare il nostro Capitano, che ha accettato di guidare il Vicenza nel momento più difficile mettendoci la faccia in prima persona e riuscendo con il suo lavoro a risollevarci dalle ceneri dove eravamo pericolosamente caduti) ha plasmato un gruppo di ragazzi con grinta e cuore, come lui, e mister Marino poi, al suo arrivo, ha fatto il resto. Ci sono il gioco, il possesso palla, le azioni, i gol, la grinta, la corsa: c’è tutto quello che serve perché la gente allo stadio tifi ed applauda come da tanto tempo non si sentiva, in un clima di serenità e grande calcio difficile da immaginare ad inizio anno. Il mister e la squadra si stanno dimostrando all’altezza della cadetteria, ma soprattutto all’altezza di una piazza, come quella di Vicenza, che merita di tornare grande. L’impegno e l’umiltà che i giocatori dimostrano ad ogni gara, sono segnali confortanti del fatto che questo non è un fuoco di paglia, non è un momento passeggero, ma è qualcosa di concreto: con il lavoro ed il giusto atteggiamento, i risultati arrivano. E si spera continueranno ad arrivare. È questa la filosofia di mister Marino, che da quando è arrivato ha sempre lavorato a testa bassa e orecchie chiuse, trasmettendo grande calma e umiltà ai giocatori e proponendo sul campo un gioco basato sul possesso palla che da tempo allo stadio non si vedeva e ha permesso un salto di qualità che nessuno si aspettava.
Ancora 10 punti e il Vicenza avrà raggiunto l’obiettivo che sembrava difficile ad inizio anno, la salvezza. Una volta completata questa missione, speriamo il più presto possibile, comincerà un altro campionato. I tifosi si faranno sicuramente trovare pronti e numerosi, anzi ancora più numerosi. Di qui in avanti è facile dire che il Menti sarà sempre più pieno, sempre più forte, sempre più determinante. E’ una strada lunghissima che non si sa dove porterà, ma non dobbiamo avere paura di sognare, perché dopo tutto quello che hanno passato, i tifosi se lo meritano. Perché se dal buio pesto da cui veniamo si comincia a vedere una luce, va ricordato che loro hanno un grande merito: ci sono sempre stati, ci hanno sempre messo il cuore, hanno dato sempre tutto. E continueranno a farlo.
Forza Vicenza!
Il Presidente del CCCB
Maurizio Salomoni