Il campionato del Vicenza è finito, ahinoi, con largo anticipo, lasciando spazio alle solite, inevitabili voci che riguardano il passaggio di proprietà del Vicenza. Sulla vicenda abbiamo raccontato, non molto tempo fa, quanto accaduto in quella che può ormai essere intitolata “Cessione Vicenza, una storia infinita” considerato che ad oggi se ne sono viste e lette di tutti i colori. Mancano pochi a giorni a giugno e volendo ascoltare le indiscrezioni che girano attorno a via Schio sarebbe facile aggiungere un nuovo capitolo alla saga.
Da due mesi almeno si vocifera di una cordata svizzera che sta (starebbe) trattando il Vicenza e la cui iniziativa sarebbe pilotata da un ex giocatore biancorosso. Che il gruppo sia interessato più al Menti, da ristrutturare dov’è oppure da costruire altrove non è ancora ben chiaro visto che i rappresentanti del gruppo svizzero hanno già incontrato sia i vertici di Vicenza Futura sia quelli del Comune di Vicenza, è forse l’unica certezza. Di più non è dato sapersi, se non che da più parti si vocifera che gli acquirenti potrebbero entrare e non cambiare poi molto della struttura societaria lasciando di fatto tutto com’è, e che la fine di maggio dovrebbe rappresentare la deadline oltre la quale la trattativa non dovrebbe avere futuro, ma tutto è nascosto dietro al riserbo del presidente Cunico e dell’advisor Gallovich che finora è stata dote sconosciuta nelle trattative, vere o presunte, intavolate al fine di acquistare il Vicenza calcio. Tutto qui? Se ascoltiamo voci ed indiscrezioni assolutamente no.
Per esempio dopo le parole di Lino Diquigiovanni per il quale “giocare il derby sarà molto bello ma allo stesso tempo non è molto sensato avere due squadre in Lega Pro a Vicenza”, in via Schio qualcuno starebbe cercando di organizzare un tavolo per dare modo alle due dirigenze di provare a confrontarsi per valutare se esiste una soluzione per unificare le forze. E proprio nei giorni scorsi un noto personaggio del mondo del pallone avrebbe proposto la sua candidatura per rilevare il Vicenza, non parlando della cosa però né con il presidente Cunico né con l’advisor Gallovich. E si potrebbe continuare anche con il possibile ritorno di chi ad acquistare il Vicenza ci ha già provato senza successo e potrebbe riprovarci, a conferma che la cessione del Vicenza è sempre più una storia infinita. Insomma di chiacchiere, a volerle raccontare tutte (cosa che da mesi ci siamo rifiutati di fare), ce ne sono un’infinità. Noi, come tutti i tifosi del Vicenza, attendiamo i fatti, con nomi, cognomi e programmi di chi il Vicenza lo vuole acquistare veramente.
Standing ovation.
Sul discorso stadio, potrebbe essere il punto a favore per l’acquisto della società. Mi spiego.
Se viene ristrutturato o costruito ex-novo secondo i progetti del comune a Vicenza Est, chi rileva la società potrebbe prendersi lo stadio che sarebbe di proprietà e non pubblico come ora, dunque entrate extra tra sponsor, blglietti, eventi extra-calcistici, affitti per zone copmmerciali sotto lo stadio. E inoltre figurerebbe a patrimonio come immobilizzazione dando valore aggiunto alla società calcistica. Il costo dello srtadio verrebbe ammortizzato con gli anni per i motivi sopracitati, dopo sarebbe tutto guadagno..
È la stessa strategia fatta dalla Juventus con il suo stadio, che ne ha fatto una fonte di guadagno e non di costo come lo è ora con la proprietà comunale che ogni anno deve sistemarlo e dunque costi per la cittadinanza, costo per la società che deve pagare l’affitto (e ha anche il centro tecnico, che da come letto è un vero buco mangiasoldi), costi per l’adeguamento alle norme di sicurezza (decreti Maroni vari).
Sull’ex-biancorosso, spero che non sia Carrera, non tanto per lui, ma perchè si è preso una discreta figura di merda con l’affaire bosniaco e non voglio che succeda di nuovo così da craergli discredito inutile alla sua persona.
basterà attendere ancora pochi giorni, che questi svizzeri tengano un profilo basso è una cosa buona.
Sono pienamente in sintonia con Ivan ,sono anni che vado a dire che senza la mano delle istituzioni locali cioè la politica sul caso stadio la vendita è pressochè impossibile. Allora visto che il PD ha spopolato in Europa chiedo a al Sindaco di questa città di far valere il proprio peso ammesso che ne abbia per questioni di rilevanza sociale sportiva. Sono anni che leggo che il parco della pace deve diventare area concerti. Solo ciacole. Il padiglione fiera area concerti. Ciacole Lo stadio se va come sempre saranno ? ciacole. Lui è amico di Tosi impari un po :Lo rivendica la città e tutto il suo hinterland che non mi sembra poca cosa son mezzo milione di abitanti. Non buttiamo ancora via tempo ci siamo rotti i cocglioni di essere sempre città di serie b ora Basta….. facciamo
il salto che meritiamo .
VARIATI ESCI DAL TUA IMMOBILITà DA VECCHIA REPUBLICA DEMOCRISTIANA:::
roberto leggendo il tuo discorso mi vine da dire solamente una cosa, fuori la politica dal calcio è quella che sta ammazzando questo meraviglioso gioco del calcio , non servono i tuoi discorsi qui in questo forum, io dico solo fuori Cassingena dal Vicenza e basta …. non è colpa ne di Variati ne della Sartori ne di nessun politico. La colpa è dell’attuale società punto e basta. Facile è sparare su tutti, (vedi Lely con i tifosi del vicenza che non aderiscono al popolariato della Nobile provinciale) qui c’è un colpevole il gruppo padroneggiato da Sergio Cassingena . E’ inutile fare un popolariato se la società non ha un Presidente con i contro Caz…..i inutile avere un popolariato se poi non viene ascoltato da chi ha il 93 % delle azioni del Vicenza. Capisco chi dice “si ma il calcio è cambiato ” adesso ci vogliono anche i tifosi che collaborano. Si giusto ma questo deve deve averla la società stessa cioè in primis deve essere indetto da un presidente come il Modena, Il barcellona il Real ecc ecc . ecco la differenza tra loro e noi prima di tutto un vero presidente e una società forte, poi va benissimo anche il famoso POPOLARIATO di Lely e company .
Il vecchio Menti credo sia l’ultimo dei problemi dell’attuale mondo-Vicenza Calcio.
Oltretutto se consideriamo l’approvazione, da quanto si è capito, del piano di ristrutturazione.
STADIO R. MENTI : 79 ANNI E “”NON SENTIRLI.””…….
SPERIAMO CHE NON CROLLI COME L’ULTIMA VOLTA!!!!
GRAZIE VARIATI-P.Pilato
GRAZIE CASSINGENA-Schettino