In questi dieci anni in cui i fallimenti sportivi e la disastrosa gestione amministrativa sono sotto gli occhi di tutti, in una cosa l’attuale proprietà si è rivelata insuperabile: nella capacità di far arrabbiare, letteralmente imbufalire la tifoseria biancorossa. L’ultima perla, ma forse sarebbe meglio definirla “farsa”, è la decisione di rinunciare al ricorso in appello contro la penalizzazione di quattro punti inflitti per le note vicende legate alla ritardata iscrizione.
Non stiamo nemmeno a discutere su quante possibilità potesse avere il ricorso di essere accolto perché riteniamo che l’aspetto più importante sia un altro. Dato per assodato che a nostro avviso il ricorso andava fatto senza alcun dubbio perché il Tnas ha dimostrato più volte di capovolgere sentenze anche pesantissime in pene molto più lievi, la cosa più grave che ovviamente questa società non ha calcolato è il messaggio che viene mandato all’ambiente con questa decisione che non esitiamo a definire assurda. Un messaggio da perdenti, guarda caso come avevamo apostrofato questa società l’ultima volta solo due giorni fa.
Che conseguenze potrà avere sulla squadra una decisione così priva di logica? Se lo è chiesto qualcuno in via Schio? La rinuncia ad avere indietro anche un solo punto è la conferma dell’incompetenza e del totale disinteresse verso il risultato sportivo in quanto, in caso contrario, chiunque avrebbe colto immediatamente quanto importante fosse stato anche riuscire a centrare un meno 3, invece di un meno 4. Con un punto in meno di penalizzazione il Vicenza ad oggi guadagnerebbe una posizione e si sa, per esempio, che nei play off di fine stagione chi raggiunge il miglior piazzamento ha il grande vantaggio di giocare la seconda sfida in casa davanti al pubblico amico e di poter avere la meglio nel doppio confronto anche grazie a due pareggi, oppure con una vittoria ma segnando lo stesso numero di gol dell’avversario. Tutte considerazioni scontate, note e talmente ovvie che nemmeno dovremmo star qui a ricordarle. Invece in via Schio dopo due mesi di chiacchiere in cui “ un punto ce lo ridanno indietro di sicuro, due forse …” all’ultimo si decide di non appellarsi alla decisione della Commissione Disciplinare. Il buffo è che è stata una decisione presa autonomamente dai legali che erano stati incaricati a seguire il caso, senza avere l’approvazione dei vertici di via Schio. Da ridere per non piangere, in una società in cui il Cda si riunisce anche per decidere con che piede scendere dal letto alla mattina, non lo fa per concordare una scelta così importante.
Per tutto questo l’arrabbiatura dei tifosi è assolutamente comprensibile e condivisibile. Che reazione può avere una tifoseria che ingoia rospi da dieci anni, e che appena intravede lontanissimo un piccolo, minuscolo spiraglio di luce viene regolarmente presa in giro con situazioni al limite dell’incredibile come questa?
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Ma basta che la finiscano con questa presa per i fondelli ! Ma non si rendono conto questi pagliacci ??? sono fortunati che la tifoseria Biancorossa non è la tifoseria di Nocera !
…Si è già capito da un pezzo:
CASSINGENA-alias SCHETTINO punta alla fusione con il Real Vicenza per il 2014!!!!!!!
Francamente pensate che alla proprieta interessi del risultato sportivo??FORSE una volta!IL CUORE BIANCOROSSO oggi viene messo da parte per far spazio all aspetto economico.
Beh….chiaramente del fatto sportivo a questa società è da un bel pò che non gliene importa più nulla. Sono solo dei ciarlatani (tante chiacchiere e zero fatti), dei perdenti (basta vedere i risultati di questi 9 anni), degli approffittatori (vedere come hanno fatto /fanno leva sulla fede biancorossa senza dare nulla in cambio). Visto che proprio oggi cade l’anniversario dell’assassinio di John Fitzgerald Kennedy, credo che mai come ora e in riferimento a questa società sia valida e reale una sua frase che recità così: “Gli uomini vincenti trovano sempre una strada, i perdenti trovano sempre una scusa” J.F.K.. Ma l’nicompetenza e l’incapacità, nel nostro caso, è accompagnata anche da un’altra…..”qualità”: il menefreghismo. Cosa molto pesante e grave perchè è una totale mancanza di rispetto nei confronti dei colori biancorossi, della città e della tifoseria.
Cassingena è quanto da dieci anni passa il convento. Se squadre di città piccole o medie come Udine e Chievo da ormai vent’anni sono in serie A è perché la città e la provincia se lo meritano e forniscono imprenditori competenti e generosi. Da noi /Valbruna, Beltrame, Ramonda, Pittarelllo…) né da soli né in cordata gli imprenditori credono di dovere sgangciare gli schei necessari: non saremo una provincia di tirchi de l’ostrega????!