Ravaglia 6 attento nell’ordinaria amministrazione, è bravo sul cross sbagliato di Bendetti che diventa un tiro insidioso
Padalino 6 difende senza affanni e capovolge spesso l’azione da difensiva a offensiva non sempre però con successo
El Hasni 7 Torregrossa alla vigilia era il pericolo numero uno. Lui lo limita non concedendogli quasi niente
Camisa 7 altra prova positiva per un giocatore ritrovato in campo. Sembra molto più partecipe e positivo all’interno del gruppo e questa è un’altra nota positiva
D’Elia 6 prova senza acuti e con una sola sbavatura quando nel finale perde malamente il pallone a metà campo e viene ammonito per la conseguente trattenuta all’avversario
Castiglia 6,5 gioca largo a destra nel centrocampo a tre mettendoci la consueta determinazione e peso agonistico (dal 68′ Mustacchio 6 entra lui e il Vicenza segna. Nel finale riparte spesso, non sempre con la necessaria lucidità)
Jadid 6,5 piedi e personalità da categoria superiore, condizione non ancora ottimale. Ma il lancio per Tiribocchi nell’occasione del gol vale più che la sufficienza (dall’80’ Palma s.v. fa diga davanti alla difesa con discreti risultati)
Di Matteo 5,5 timido e poco propositivo. Nessuna iniziativa da ricordare, così non va
Giacomelli 5,5 partita ricca di errori che di solito non commette. Nessuna giocata da ricordare, non era la sua giornata
Tulli 5,5 niente da dire dal punto di vista dell’impegno, ma la sua partita è abbastanza anonima (dal 56′ Tiribocchi 7 segna un gol da grande attaccante, ma la cosa più importante è che entra con un piglio e una determinazione che fanno ben sperare per il futuro)
Maritato 5,5 corre, lotta e meriterebbe il 6, ma la stupidaggine commessa nell’azione dell’espulsione gli nega la sufficienza
Lopez 7 sceglie un modulo nuovo e la squadra nel primo tempo fa fatica. Nella ripresa le cose vanno meglio, trova Tiribocchi che gli fa vincere la partita, ma ha il grande merito, assieme a Nino Praticò, di essere riuscito a far crescere (di gambe e di testa) molti singoli e di conseguenza la squadra. Il lavoro è ancora lungo ma la strada è quella giusta