Dopo la pessima figura di Salò, il Vicenza deve battere la Pro Patria per non allontanarsi ulteriormente dalla zona playoff. Sulla carta l’impegno contro i bustocchi è abbordabile. La squadra di Busto Arsizio è infatti ultima in classifica a quota due punti, che sarebbero tre senza la penalizzazione dovuta al ritardo nel pagamento della fideiussione da allegare alla domanda di iscrizione. Insomma, la Pro Patria non se la passa molto bene a livello societario. Come il Vicenza, l’altra penalizzata del girone A. Il patron Pietro Vavassori, che quest’estate ha salvato la squadra senza riuscire però a venderla, ultimamente è assente. Raffaele Ferrara, direttore generale dei biancoblù, assicura che non ci saranno problemi per gli emolumenti e i contributi le cui scadenze sono imminenti. Ferrara si mostra deluso più dalla latitanza della tifoseria bustocca. “L’altro giorno abbiamo contato 777 persone fra paganti e abbonati allo stadio. A Legnano per l’Eccellenza c’era più gente”, la provocazione in un’intervista al sito locale Prealpina.it. Il Legnano, ricordiamo, è la squadra “nemica”, e con quest’affermazione il dg ha voluto colpire i tifosi nell’orgoglio.
Il cammino della Pro Patria, allenata da Alberto Colombo, è stato fin qui molto deludente: cinque sconfitte e una vittoria contro il San Marino. Tre i gol realizzati, sette quelli subiti. Il volto noto dei “tigrotti” è Matteo Serafini, con un breve e deludente passato a Vicenza. Il trequartista ha giocato in biancorosso tra il 2007 e il 2009 (con una parentesi a Piacenza) senza segnare né lasciare il segno. Come del resto la maggior parte dei giocatori che hanno vestito la maglia berica durante l’era Cassingena. Da lui ci si aspettava qualcosa in più, visto che pochi mesi prima era finito sotto la luce dei riflettori per la storica tripletta a Gigi Buffon. Con la maglia del Brescia era riuscito a segnare tre gol al portiere della Juve (allora in serie B per calciopoli): con un pallonetto da quaranta metri, una rovesciata dall’area di rigore e un tiro di controbalzo dal limite. A Vicenza Serafini poteva spiccare il volo, invece ha deluso. Alla Pro Patria ha finalmente trovato la sua dimensione: con la maglia bustocca ha segnato 53 reti conquistando la fascia di capitano.
Speremo de vinsere và, se perdiamo o pareggiamo con la Pro Patria, con tutto il rispetto per loro, siamo veramente messi male…
Va beh, siamo in piena crisi, di risultati e passione, però per fortuna è solo una provocazione, il Legnano non fa più spettatori di noi, nè mai li ha fatti.
A tutto c’è un limite con le cazzate……
Dai Pro!