“La norma che vorrebbe imporre una determinata età media complessiva per chi scende in campo quale vincolo d’accesso ad una parte delle risorse – si legge nella nota diffusa dall’Aic -, presenta chiari profili di illegittimità, crea discriminazioni nei confronti dei calciatori e false aspettative sui giovani, impoverendo il livello tecnico della categoria a discapito dello spettacolo e della meritocrazia”. Una decisione che era nell’aria viste anche le dichiarazioni rilasciate in mattinata a biancorossi.net (leggi qui) dal direttore generale dell’Aic Gianni Grazioli.
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