Direttore Grazioli, con questa riforma basata sull’età media si valorizzano veramente i giovani come è intenzione della Lega Pro o è una mossa controproducente perché oltre ad abbassare la qualità della categoria fa perdere posti di lavoro?
C’è una premessa da fare: la Lega Pro ha disatteso gli accordi che avevamo preso in consiglio federale nel novembre scorso. L’AIC ha accettato la riforma dei campionato con la riduzione da 69 a 60 squadre previsto per la prossima stagione a patto che venisse tolta l’obbligatorietà dei giovani. Ciò non è stato fatto visto l’inserimento dell’età media dei 24 anni in Prima Divisione e di 25 anni in Seconda. C’è così il rischio, come sta accadendo, che molti giocatori non trovino squadra. Inoltre molte società faranno incetta di giovani a prescindere dal loro reale valore. Ciò farà crescere una generazione che verrà fatta giocare non per merito ma per obbligo e quando avranno passato l’età utile saranno espulsi dal sistema.
Lei ha parlato di “obbligo” ma anche nel girone del Vicenza l’esempio della Cremonese con gli acquisti degli ultra trentenni Bremec e Abbruscato conferma che le società sono libere di scegliere.
Stiamo parlando di 3 milioni di euro da dividersi in 33 squadre di Prima Divisione e ci sono almeno una decina che non sono allineate a questa norma. Non mi sembra quindi una grossa cifra che va a incidere sui bilanci. Voglio chiarire che noi siamo favorevoli a una politica dei giovani ma inanzittutto deve essere condivisa e poi non deve essere resa obbligatoria. Penso agli esempi di Grosso e Toni che non sarebbero mai arrivati in serie A o ad essere campioni del mondo visto che sono rimasti fino a 24/25 anni in Lega Pro.
Stando così le cose c’è la possibilità di sciopero e quindi slittamento del campionato o una mediazione è ancora possibile?
Nel pomeriggio di oggi abbiamo un incontro a Milano e poi faremo sapere l’esito alla federazione della Lega Pro. Però da questo fine settimana di contatti con le 69 squadre di Prima e Seconda Divisione sono molto pessimista sul fatto che i campionati possano iniziare il 1° settembre.
L’intervista completa sarà trasmessa nella puntata di biancorossi.net di questa sera in onda su Radio Vicenza dalle 18.30