Fino ad allora la situazione non si sbloccherà e molto probabilmente si resterà nella fase di stallo attuale. “Nego decisamente che la trattativa sia saltata – sottolinea il presidente del Vicenza Tiziano Cunico – anche oggi mi sono arrivati segnali che la cordata svizzera vuole andare avanti e chiudere positivamente l’acquisto del Vicenza calcio”.
“Di questa cosa se ne sta parlando troppo – continua il massimo dirigente del Vicenza – e questo non serve a nessuno. Per noi adesso la priorità è l’iscrizione al campionato di lega Pro e il dare una continuità a questa società perché ci sono tante decisioni importanti da prendere. Sappiamo bene che dobbiamo essere pronti a fare con le nostre forze, se poi arriverà una nuova proprietà saranno loro a decidere riguardo il futuro del Vicenza, ma finché non ci sarà il cambio ai vertici la società la dobbiamo mandare avanti noi”. Le parole del presidente biancorosso fotografano il quadro della situazione attuale di una società in grave difficoltà economica e gestionale considerato che alle spalle di Cunico manca totalmente una parvenza di società che possa anche solo provare ad impostare il Vicenza del prossimo campionato.
Più volte si era indicato come la metà di giugno fosse il termine ultimo per chiudere il cerchio sulle trattative societarie, sia per i problemi legati all’iscrizione, sia perché chi ha intenzione di acquistare il Vicenza calcio lo deve fare adesso per avere il tempo di impostare la stagione andando in primis a scegliere la guida tecnica e in seguito il parco giocatori con cui affrontare il campionato di lega Pro. Ecco perché i continui rinvii della cordata svizzera lasciano molto perplessi in quanto non si riesce proprio a coglierne il significato. A metà giugno una società di calcio o si acquista o si lascia perdere, urge una decisione definitiva. E lo stesso vale per la cordata romana che, come avevamo anticipato ieri, nemmeno oggi ha incontrato Cunico che, pronto per partire per Milano, è invece rimasto a Vicenza in quanto l’appuntamento è stato spostato a data da destinarsi.
Insomma lo scenario ricalca situazioni già viste in passato, con l’aggravante però che il momento è sempre più difficile e la tifoseria sempre più incredula e sgomenta del momento che la loro squadra del cuore sta attraversando. Anche perché, senza una svolta societaria portata però, sia ben chiaro, solo da persone serie e competenti, il futuro del Vicenza calcio potrebbe essere anche peggiore del già amarissimo recente passato.