Il lungo confronto tra i commercialisti delle parti tenutosi sabato ha esaminato il grave problema del monte debiti e di chi e come li dovrà pagare. Ma sono stati attentamente osservati anche nei minimi particolari e nei dettagli i numeri che evidenziano come il Vicenza calcio abbia necessità di una importante immissione di denaro fresco, necessario soprattutto per sistemare le condizioni amministrative richieste dalla Lega Pro per l’iscrizione.
Più volte l’attuale proprietà ha fatto sapere di essere pronta ad accollarsi una larga parte dei debiti, lasciando di fatto a chi intende acquistare il Vicenza calcio solo il debito IVA già dilazionato in sessanta mesi. Ma l’intoppo sarebbe rappresentato dalle garanzie che il gruppo svizzero vorrebbe avere dall’attuale proprietà sul pagamento dei debiti, mentre dall’altra parte i vertici di via Schio chiedono che vengano esibite le referenze bancarie del gruppo acquirente, senza le quali la trattativa ha poche possibilità di continuare.
Insomma una sorta di stallo che fa pendere il borsino della trattativa nella direzione del pollice verso, anche se domani le parti si dovrebbero incontrare nuovamente e cercheranno di trovare un accordo che ora dopo ora sembra sempre più difficile. Quella che sembrava una pausa di riflessione, potrebbe assumere adesso i contorni di una vera e propria frenata.
E non sono buone nemmeno le notizie che arrivano da Milano, dove doveva tenersi l’incontro tra il presidente del Vicenza calcio Tiziano Cunico e la cordata romana. L’appuntamento è stato infatti rinviato con la motivazione che i due imprenditori, che si trovavano in viaggio di lavoro in America, avrebbero fatto rientro in Italia in ritardo. Motivazione che, dopo due mesi di contatti e di esame dei numeri del bilancio del Vicenza, lascia qualche dubbio e fa temere un altro dietro front rispetto alle reali intenzioni di acquisire il Vicenza calcio anche da parte del gruppo laziale.