Le parti si sono incontrate anche ieri e stando ai bene informati si sarebbero fatti dei passi in avanti importanti, tanto che adesso la parola potrebbe passare ai commercialisti e agli avvocati delle parti per i dettagli finali della trattativa.
C’è la necessità di fare presto, di arrivare a una definizione della trattativa in quanto chi intende prendere il Vicenza sa bene, essendo già ben inserito nel mondo del calcio, che lo deve fare assolutamente entro giugno, in modo anche da riuscire a pilotare la soluzione delle comproprietà, anche se quelle più importanti relative a Frison con il Catania, Castiglia e Pinsoglio con la Juventus, e Brighenti con il Chievo ormai saranno quasi sicuramente definite dal direttore tecnico Cristallini.
Ma c’è da fare presto anche per risolvere il nodo iscrizione che la società berica sta cercando di garantire puntando in primis a monetizzare al meglio proprio le comproprietà. Vista l’entità della somma (almeno due milioni di euro) necessaria per regolarizzare la posizione del Vicenza, l’arrivo di una nuova proprietà sbloccherebbe la situazione, e questo potrebbe anche mettere l’attuale proprietà nella condizione di favorire e quindi di accelerare le trattative per cedere la società.
In questi giorni, infatti, sono continuati gli incontri e i dialoghi con la cordata svizzera capitanata da Hamdi Mehmeti che in queste ultime ore avrebbe compiuto altri importanti passi in avanti, tanto che le parti sarebbero vicine ad un’intesa di massima.
Come avevamo anticipato nei giorni scorsi l’offerta svizzera sembra quella in pole position, ma sono ancora in corsa anche le altre due cordate interessate alla maggioranza del Vicenza, quella del gruppo russo legato allo Zenit San Pietroburgo, e quella relativa a una nuova cordata romana che pare però in chiaro ritardo sulla concorrenza.
In questo contesto, quindi, la palla è nelle mani del presidente della società biancorossa Tiziano Cunico che resta anche l’unico delegato alla vendita del club. Il massimo dirigente biancorosso ieri non ha voluto commentare lo sviluppo delle trattative invocando ancora una volta il diritto di restare in silenzio.
“Non ho niente da dire e soprattutto non voglio parlare di situazioni che sono ancora tutte da definire -ha spiegato Cunico -, come ho già detto saprete tutto solo se ci saranno sviluppi concreti”. Cunico di fatto prende tempo in attesa che la situazione si definisca in un senso o nell’altro. Metà giugno sembra essere il termine posto dai gruppi interessati al Vicenza, basterà aspettare una decina di giorni e sapremo.