Della sciagurata espulsione di Malonga, del contributo prossimo allo zero dei vari Tiribocchi o Bojinov, delle scelte (a volte discutibili) di Breda prima e di Dal Canto poi, adesso è davvero inutile parlarne. Adesso bisogna guardare alla palazzina uffici di via Schio, dove verrà scritto (nel bene o nel male) il futuro del Vicenza. Che, sia chiaro, non può e non deve essere con questa proprietà. L’abbiamo scritto a più riprese, al di là di come sarebbe finita. Lo ripetiamo a maggior ragione oggi. È arrivato il momento che chi ha fallito tolga il disturbo. Prima però favorisca davvero il passaggio societario, senza se e senza ma. Sarebbe il minimo nei confronti di quel popolo biancorosso che, in ogni caso, non retrocederà mai. E chissà, magari alla fine ci si accorgerà che questa retrocessione non è stata un male…
Facebook Notice for EU!
You need to login to view and post FB Comments!